rassegna stampa

Adesso la Roma scopre Olsen, svedese di ghiaccio

LaPresse

Il confronto con Alisson, le iniziali difficoltà. Il portiere ha conquistato i tifosi e spazza i dubbi

Redazione

Qualche settimana fa, a Trigoria, nessuno davvero voleva essere Robin. C’entra poco la canzone di Cremonini, c’entrava piuttosto la convinzione che Olsen, per quanto svedese e quindi di ghiaccio faticasse davvero tanto ad indossare i panni di Alisson. E allora Robin ha scelto di essere se stesso. Ha faticato all’inizio, e con lui tutta la difesa, che nelle prime 6 partite ha incassato 12 reti. Poi nelle ultime 4 gare - scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport" - è arrivato un solo gol, peraltro da un errore di Fazio su Immobile: "E questo - ha garantito Olsen prima di raggiungere la sua nazionale - è un sollievo".

Un sollievo anche l’ambientamento suo e della famiglia, più facile del previsto. Sua moglie Mia, dopo qualche giorno in albergo, ha scelto una casa a Casal Palocco, dove ritrovare quell’ambiente a misura d’uomo tipico di Copenaghen.

Così come poche altre volte ha dedicato tanto tempo all’alimentazione: sua moglie, maratoneta, lo aiuta, lui sta scoprendo i piaceri della dieta mediterranea, anche se non esagera mai con la pasta perché con Savorani ha iniziato un lavoro improntato sulla reattività. Con l’italiano inizia a cavarsela: studia almeno due ore al giorno, ha imparato le parole chiave e ha iniziato a vedere i film in lingua originale con i sottotitoli.

Di certo, Olsen è più sereno. E lo ha dimostrato ieri a Stoccolma quando si è presentato in conferenza per chiarire con la stampa svedese quanto successo a settembre, quando si rifiutò di parlare coi media. "Sapevo - ha detto - che la maggior parte delle domande avrebbero riguardato la mia avventura a Roma, mentre io volevo concentrarmi solo sulla nazionale".