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La Gazzetta dello Sport

Abraham torna solo nel 2024. La Roma pensa a Nzola e Icardi

Abraham torna solo nel 2024. La Roma pensa a Nzola e Icardi - immagine 1
Il ko dell’inglese cambia il piano plusvalenze Spuntano l’angolano e l’argentino (prestito) Belotti ha raggiunto il rinnovo automatico
Redazione

Uno scatto, una smorfia, una caduta e il destino cambia rotta, con tutti gli effetti collaterali che l’imprevisto può portare con sé. È quanto accaduto domenica a Tammy Abraham e – nel medesimo istante – anche alla Roma, che ha visto in un attimo complicarsi tutte le strategie di mercato che aveva preparato. Oramai il quadro clinico dell’infortunio dell’attaccante inglese è definito, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. L’inglese ha riportato la rottura al legamento collaterale del ginocchio sinistro, che lo obbligherà a sottoporsi a un intervento chirurgico e almeno a sette mesi di stop. Morale: lo rivedremo in campo solo nel 2024. La prima valutazione dovrebbe essere fatta, inviando le immagini, in Svizzera alla Klinik Gut di St. Moritz; poi la punta deciderà se operarsi lì, oppure alla Hochrum di Innsbruck, anche se spunta l’ipotesi Sonnery-Cottet a Lione.  Com’è noto, entro il 30 giugno il club deve produrre plusvalenza per una quarantina di milioni, che sarebbero arrivati dalla cessione di Ibanez e da quella dello stesso Abraham. Adesso, però, l’attaccante – che aveva mercato in Premier League – è diventato virtualmente incedibile e la Roma, oltre a dover individuare altre pedine da vendere, dovrà sostituirlo e, nel contempo, continuare a pagare il suo pesante ingaggio da sei milioni.  Detto che per fare plusvalenze sicure potrebbero anche essere sacrificati i baby (Zalewski e Bove su tutti), magari con clausole di rientro, la prima mossa è quella – dopo il termine del prestito – di far scattare il contratto biennale che Andrea Belotti aveva concordato nel 2022. Non nascondiamolo: se la stagione di Abraham è stata mediocre (appena 9 reti contro le 27 di un anno fa), quella dell’ex capitano del Torino è stata da dimenticare. Lo zero nella casella dei gol segnati in 31 partite di campionato e le 4 complessive rappresentano un flop da riscattare per forza.  Se di sicuro è già stato contattato Nzola dello Spezia, valutato circa 10 milioni (ma magari nella trattativa potrebbero essere inseriti Shomurodov e Tahirovic), piace anche Arnautovic (ma zavorrato dai 34 anni). Tra le tante idee (c’è anche lo svincolato Firmino) spunta anche quella di Mauro Icardi. L’argentino, 30 anni, è in prestito al Galatasaray, dove ha segnato 23 gol in 26 partite stagionali, vincendo anche il campionato. L’ex interista, però, non è di proprietà della società turca, bensì del Psg, con cui ha un contratto da circa 9 milioni a stagione fino al 2024. Occhio però al dettaglio. Il club parigino e la proprietà qatariota hanno un ottimo rapporto con i Friedkin, anche per affari extra-calcio.