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Abraham, tocca a te. La Roma brilla, lui a secco: caccia al suo vice

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Da inizio stagione Tammy non ha ancora segnato. E Mou vuole una punta di riserva (Belotti) per aiutarlo

Redazione

Anche lo scorso anno ci ha messo un po’ a carburare, basti pensare che nelle prime undici partite di campionato aveva segnato solo due reti (a cui però ne aveva aggiunte altre due nelle prime 4 partite di Conference League). Ed allora non c’è da preoccuparsi un granché, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, anche se quello zero nella casella dei gol segnati finora da Tammy Abraham un pochino sorprende eccome.

Soprattutto considerando che stiamo parlando di uno che lo scorso anno aveva messo a segno ben 27 reti, bomber stagionale della Roma, capace di stabilire il record assoluto di reti tra gli esordienti in maglia giallorossa. Insomma, nessuno al primo anno da romanista era riuscito a fare meglio di lui. E da lui Mourinho vuole presto di nuovo quel tipo di rendimento lì.

Finora Abraham non è mai andato a segno nel pre-campionato della Roma, giocando sette partite e sbagliando un calcio di rigore contro i portoghesi del Portimonense. E anche a Salerno, domenica scorsa, ha giocato una partita buia, lontana da quelle a cui ci aveva abituato, arrivando anche molle sulla grande occasione del 2-0, quando il palo ha respinto il tiro di Dybala e lui si è fatto ipnotizzare da Mazzocchi sulla ribattuta ravvicinata. Intendiamoci, restare all’asciutto nelle amichevoli non conta, farlo quando arrivano le partite ufficiali potrebbe invece pesare.

C’è però da dire che Tammy quest’anno gioca molto più spalle alla porta ed è meno proiettato ad attaccare gli spazi e la profondità. Questo perché alle sue spalle giocano due come Zaniolo e Dybala, con cui Abraham può dialogare nello stretto, mettendosi a disposizione e giocando di sponda, magari per mandarli dentro dalle retrovie. In queste prime partite è successo spesso, basti pensare anche al meraviglioso gol di Pellegrini con lo Shakhtar, in cui uno sponda dell’inglese ha permesso al capitano giallorosso di tagliare la difesa ucraina in due (con la complicità degli altri due funamboli, Dybala e Zaniolo) e superare Trubin. Di conseguenza, l’impressione è che i gol quest’anno saranno distribuiti meglio. E Tammy, probabilmente, segnerà di meno.

Ecco anche perché Mou vuole un altro attaccante, lo svincolato Andrea Belotti, che ha deciso di aspettare i giallorossi ancora un po’, fino a domenica prossima, per poi eventualmente accettare la corte del Nizza.