La libertà di Londra: puoi incrociare per strada attori, cantanti, artisti e anche calciatori senza assembramenti o pressanti richieste di autografi/selfie/fotografie. Uno sguardo, magari un sorriso, ma poi vivi e lascia vivere, scrive Stefano Boldrini su La Gazzetta dello Sport. Considerato il gioioso caos che si è scatenato a Roma alla notizia dello sbarco di José Mourinho alla guida della squadra giallorossa, è quasi scontato che per l’allenatore portoghese non sarà facile il salto dalla discrezione della capitale britannica all’esuberanza italiana. Lo Special One conduce una vita tranquilla a Londra. Ha scelto da tempo il quartiere elegante di Belgravia, zona di ambasciate e rappresentanze consolari: quella portoghese in linea d’aria è lontana appena un chilometro. Sulla strada, molte finestre sono sbarrate o chiuse: in nome della privacy. Quella di José ha l’aria impenetrabile. Tutto tace. "Deve essere in Italia – racconta uno degli operai al lavoro in uno stabile di fronte -, da qualche giorno non lo vediamo. Ci è capitato di incontrarlo un paio di volte, da solo, a passeggio". Mou nel suo quartiere ha alcuni punti di riferimento. Uno su tutti: la gastronomia. In quest’area di Belgravia, Mauro Sanna, originario di Cagliari, ha costruito un impero: cinque ristoranti, un bar, una gelateria. José frequenta quello in cui il piatto forte è la carne. Qui, ai tavoli esterni di Olivocarne, il manager portoghese è stato avvistato due domeniche fa. La bistecca è uno dei suoi piatti preferiti, accompagnata da insalata e, talvolta, bagnata da un buon bicchiere di vino. Una dieta regolare, con rari strappi alla regola: il cioccolato è uno dei piccoli peccati che si concede lo Special One. "Non prenota mai – racconta Francesca, la manager, originaria di San Donà di Piave, da 19 anni a Londra -. Arriva, mangia e va via. E’ riservato, ama la privacy, ma qui la gente, pur notandolo, è molto discreta". A Manchester, dopo due anni e mezzo trascorsi in una suite dell’hotel Lowry, Mourinho aveva messo su qualche chilo. Lo ha smaltito andando a correre al parco di Battersea, non proprio dietro l’angolo, ma è uno dei posti migliori per allenarsi a Londra: un circuito di 2,7 km per il jogging e l’area attrezzi.
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