rassegna stampa

Le 50 vittorie di Garcia Rudi meglio di Capello «Ora non penso al pari»

C’è da sistemare un villaggio che ha perso qualche riferimento, una chiesa che rischia il trasloco, una Champions che vale un’ipoteca sul futuro

Redazione

L’allenatore in campo l’aveva letta bene, con quella frase urlata ai compagni che a rileggerla a giochi fatti pare una profezia. L’allenatore in panchina si è regalato qualche ora di relax, perché di lavoro ora ce n’è da fare. C’è da sistemare un villaggio che ha perso qualche riferimento, una chiesa che rischia il trasloco, una Champions che vale un’ipoteca sul futuro. Rudi Garcia deve lavorare sulla Roma, perché il derby è laggiù in fondo: non si sa quando si gioca, ma si sa cosa si gioca. Tanto, anche il francese si gioca tanto. E allora buon per lui se Francesco Totti, la guida in campo di una squadra che pareva smarrita, dopo il gol di Perica si è sbattuto per dire a chiunque indossasse la maglia rossa che «non è successo niente, je ne famo 4». Non sarà il «4 e a casa» ai tempi della Juve e di Igor Tudor, ma valgono un segnale di fiducia. E poi quattro i gol potevano essere davvero, se i centimetri non avessero fatto il loro sporco lavoro sul tacco di Naiggolan e sulla traversa di Holebas. «Vincere era indispensabile, la squadra ha risposto bene allo svantaggio», ha commentato il capitano.

COME SPALLETTI I gol sono stati (solo) due, sufficienti alla Roma e a Garcia per un altro due: secondo posto, +1 sulla Lazio, la possibilità di approcciare a una partita più leggeri nell’animo. È stata una serata tonda, pure nei numeri: 50a vittoria giallorossa di Garcia, in 90 panchine. Come Luciano Spalletti, meglio persino di un totem come Fabio Capello, che per fare 50 impiegò 98 match. Ma pure uno che con i derby di Roma aveva un rapporto ottimo. In fondo neppure Rudi può lamentarsi: due pareggi e una vittoria. La Vittoria, con quella con la V maiuscola, quella della famosa «chiesa al centro del villaggio», quella che fece di Rudi un personaggio oltre che un allenatore. E forse sarà per questo che il francese torna a citare la stessa frase di quel settembre 2013: «Mi chiedete se abbiamo due risultati su tre contro la Lazio? Non siamo fatti per giocare per il pareggio. È un derby. E un derby si vince».

Della serie: fatto 50, l’obiettivo è 51. Una vittoria che vorrebbe dire secondo posto matematico con una giornata di anticipo: «L’ho detto ai miei giocatori, abbiamo fatto solo metà strada. Domenica abbiamo i nostri veri preliminari di Champions». E per fortuna che con l’Udinese è riuscito il ribaltone: «Il risultato giusto sarebbe stato 5-2, ma per il prossimo futuro sarà bene non regalare un gol come fatto con l’Udinese e molte altre volte quest’anno», ha sorriso Rudi. Uscito vincitore in fondo alla prima settimana della sua storia con la Roma con un ritiro in mezzo: «Se ha funzionato? Credo che riflettere un po’ e fare cose intelligenti serva a una squadra, molto più che fare le cose a caldo», ancora Garcia. Sembra un messaggio a chi in società non voleva un ritiro light . Leggero, come sarà il riposo dopo la «fatica»: due giorni liberi, Trigoria riaprirà solo mercoledì.