rassegna stampa

Roma, nuova era. Ora il Brasile non va più di moda Ma Maicon…

(Gazzetta dello Sport – C.Zucchelli) Dici Roma e dici Brasile e subito pensi a Falcao, Cerezo, Aldair e Cafu.

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(Gazzetta dello Sport - C.Zucchelli)Dici Roma e dici Brasile e subito pensi a Falcao, Cerezo, Aldair e Cafu.Oppure pensi a grandi giocate, a viaggi dall’altra parte dell’oceano per scovare il talento nascosto o quello da rilanciare, ad amori folli nati d’estate e cementati d’inverno. La storia giallorossa e quella verdeoro sono sempre andate di pari passo, forse perché nel Dna di chi nasce e vive a Roma c’è un po’ qualcosa di chi nasce e vive a Rio. È stato così spesso, in tempi passati e recenti. Quest’anno però la tendenza è opposta: la Roma non cerca, anzi allontana o cerca di allontanare, tutto ciò che arriva dal Brasile, per buttarsi sul mercato europeo. Magari meno affascinante e romantico, sicuramente più concreto.

SALUTI Il primo a salutare è stato Zago — assistente tecnico con un ruolo non meglio identificato con Zeman —, poi è toccato a Marquinhos. In rosa sono rimasti Julio Sergio (la Roma spera nel miracolo della rescissione), Taddei (contratto in scadenza tra un anno, a Trigoria si affidano anche qui alla speranza, confidando nelle offerte del Livorno e di un club arabo), Marquinho, che sarà ceduto nei prossimi giorni in Italia (Juve e Inter le piste più concrete, anche se i bianconeri offrono Matri e i nerazzurri lo vogliono in prestito), Castan, Dodò e Maicon. Di questi ultimi tre, uno è titolare inamovibile, l’ex City, che sta stupendo per la forma: ieri ha fatto differenziato la mattina, come da programma personalizzato, e per Livorno non è in dubbio.

Dubbi Gli altri due, Leandro Castan e Dodò, sono due punti interrogativi. Il primo gioca titolare ma ha convinto poco Garcia (e i rapporti di Sabatini col suo entourage sono ai minimi storici) e la Roma lo vuole cedere in tempi rapidi per prendere Chiriches. In Spagna (Villarreal e Valencia) ha molti estimatori, ma offerte non sono arrivate; il secondo è migliorato, corre bene e si allena sempre coi compagni ma da qui ad essere titolare, vista la vena ritrovata di Balzaretti, ce ne passa.

FUORI DAL GRUPPO  Al momento quindi, nel possibile undici che debutterà domenica, solo due sono i brasiliani che partiranno dall’inizio. Il problema non è (non è stato) solo tattico: lo scorso anno facevano gruppo a sé, tra musica ad alto volume e atteggiamenti esuberanti, legavano poco coi compagni. Per questo (inutilmente) era stato preso Zago. Le cose non sono cambiate e allora quest’anno la società è corsa ai ripari. Evitando, Maicon a parte, di prendere brasiliani e spiegando, a quelli che ci sono, che bisogna cambiare registro. 

DESAPARECIDO Lo scorso anno, tra i brasiliani della Roma, c’era anche Jonatan Lucca: 19 anni, acquistato dall’International per 700mila euro, aveva firmato un contratto di cinque anni. Baldini se n’era innamorato. È stato l’unico, visto che dopo un anno da comparsa adesso si allena da solo in Brasile in attesa che la Roma gli trovi una squadra. Magari il Tottenham, che guarda sempre con affetto a Trigoria, chiamerà anche lui.