rassegna stampa

Zoff: Juve favorita ma…

(Il Tempo – G.Baldinacci) La storia del calcio italiano. Tra le sue pagine c’è il nome di un friulano tutto d’un pezzo, Dino Zoff. Il suo nome scorre intrecciato gloriosamente ai successi con la Nazionale italiana, ai trionfi con la...

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(Il Tempo - G.Baldinacci) La storia del calcio italiano. Tra le sue pagine c’è il nome di un friulano tutto d’un pezzo, Dino Zoff. Il suo nome scorre intrecciato gloriosamente ai successi con la Nazionale italiana, ai trionfi con la Juventus dal campo alla panchina, alle soddisfazioni con la Lazio.

Da tecnico, da presidente, più di un decennio legato ai colori biancocelesti. Lo è ancora ora, come a quelli bianconeri. Quella di sabato sera è la sua partita, ma non tiferà per nessuna delle due: «Che vinca il migliore!». La sua storia s’incontra, presenta la sfida da doppio ex doc. E crede che la Lazio abbia tutte le carte in regola per vincere, anche se di fronte ci sono i campioni d’Italia.

Che partita immagina Dino Zoff se pensa alla sfida dell’Olimpico?

«La Juventus vorrà rifarsi della prestazione non brillante con la Roma, ora penserà al campionato e tornerà a schierare tutti i titolari. Per la Lazio sarà dura, ma nell’ultimo periodo sta facendo risultati ed è in salute, può contrastare senza problemi i bianconeri di Antonio Conte».

E quale potrebbe essere per la Lazio la chiave che contrasti la Juventus?

«I biancocelesti avranno anche alcune defezioni per infortunio e squalifiche, però gli undici in campo formano un organico di tutto rispetto. Se la Lazio ci mette convinzione credo possa veramente creare qualche problema alla Juventus. Con la difesa a tre è molto più coperta e rappresenta un sistema di gioco ideale per Hernanes».

Il brasiliano intanto continua a far gola a molte. Per una proposta indecente, lo cederebbe a gennaio?

«È un ottimo giocatore, uno che può fare spesso la differenza. La Lazio ha una buona rosa, ma Hernanes ha quel qualcosa in più di cui non mi priverei ora».

Da friulano a friulano, Reja ha ripreso in mano la Lazio. E sta rilanciando le ambizioni europee. Ma l’Europa League è un traguardo ancora troppo lontano?

«No, è assolutamente nelle possibilità di questa squadra. Ha tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo. Reja sa il fatto suo da allenatore, conosce i ragazzi e gli sta dando fiducia. I risultati stanno arrivando e, con la convinzione, continueranno ad arrivare».

Invece da portiere a portiere, Marchetti e il sogno Mondiale. Ma è ancora Buffon il più forte?

«Anche a un portiere possono capitare periodi in cui si è meno in forma, ma rimane sempre affidabile e importante. Ormai fa parte della rosa della Nazionale, ora spetta a lui finire al meglio la stagione e convincere Prandelli per il Brasile. Per adesso, comunque, rimane Buffon il numero uno».

Mercato in corso, è una Lazio all’altezza oppure la rosa è da rinforzare?

«In difesa l’organico è completo. Comprerei solo se arrivasse qualcuno più forte, ma sul mercato non ci sono giocatori migliori di quelli della Lazio. Un vice Klose? A me piacciono tanto Keita e Perea, punterei su di loro, sono due giovani che possono far bene».