(Il Tempo - M.De Santis) Poche parole, ma sempre dritte al bersaglio. Zdenek Zeman è fatto così e non cambierà certo a 65 anni dopo un 3-0 in un'amichevole d'agosto: prendere o lasciare. Meglio prendere, visto che ad ogni domanda corrisponde una risposta chiara e concisa. Anche su un argomento, finora quasi tabù e avvolto dal silenzio, comeDe Rossi. «Io sono convinto che Daniele resterà con noi. La telefonata di Mancini non vuol dire nulla. Con lui mi ci sento spesso da tempo, mi ha chiamato tre settimane fa e anche lo scorso anno quando ero a Pescara. De Rossi è un giocatore importante, la società non mi ha mai chiesto nessun parere su una sua eventuale cessione e quindi sono assolutamente convinto che rimarrà alla Roma». Fine del discorso. Per ulteriori delucidazioni chiedere allo stesso Daniele De Rossi, che domani (giorno della ripresa degli allenamenti) si presenterà in conferenza stampa a Trigoria e raccontare tutta la sua verità.
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Zeman certo: «De Rossi rimane qui»
(Il Tempo – M.De Santis) Poche parole, ma sempre dritte al bersaglio. Zdenek Zeman è fatto così e non cambierà certo a 65 anni dopo un 3-0 in un’amichevole d’agosto:
Ma Zeman non le manda a dire a nessuno e ha una risposta pronta per ogni domanda spinosa. Come quella, immancabile, sulla Juventus. «Non mi sono affato offeso per le dichiarazioni dei giorni scorsi di John Elkann. Io e loro abbiamo opinioni differenti sul concetto di sport. Mi sembra negli ultimi anni la Juve non ha dato degli esempi positivi». Sicuramente, anche stavolta, non finirà qui. Meglio, allora passare, a temi più soft. «Noi abbiamo cercato di fare la partita e ci siamo riusciti. Le valutazioni sugli avversari è meglio se le fate voi giornalisti. Totti ha fatto quello che gli chiedevo e mi auguro che continui a fare cose di questo tipo. Il mercato? Io mi aspetto Marquinhos e basta. Anche perchè abbiamo un giovane interessante come Romagnoli che sta facendo molto molto bene».
Osvaldo, invece, preferisce parlare del suo personalissimo mercato: «Ma dove volete che vada? Io sto troppo bene qua a Roma». Anche perchè, adesso, è arrivato uno come Zeman. «Non è mai cambiato - confessa l'italo-argentino- è sempre lo stesso e resta un numero uno assoluto. Stiamo lavorando bene e speriamo di vincere anche quando le partite conteranno qualcosa, come domenica contro il Catania. La concorrenza in attacco? Meglio, non mi fa paura, siamo tutti allo stesso livello, Totti a parte, e ognuno avrà tante occasioni per giocare».
Balzaretti preferisce godersi l'emozione del debutto all'Olimpico: «35 mila persone allo stadio in pieno agosto sono una cosa bellissima, un motivo di orgoglio ma anche di responsabilità. Ora, però, non è il momento di fare delle classifiche. Il nostro obiettivo è fare un bel calcio e far divertire la gente. Con il bel gioco, poi, arriveranno i risultati. L’entusiasmo non può che fare bere. Fa piacere vederela gente contenta, ma noi dobbiamo rimanere con i piedi per terra».
Anche Castan si gode la gioia della prima volta all'Olimpico: «Sono molto felice di giocare in una squadra con una tifoseria così. Questa non è stata una semplice amichevole, ma una bellissima festa. Con Burdisso stiamo lavorando per trovare l'intesa. Giochiamo insieme, ma è un giocatore di grande qualità. Stiamo cercando, soprattutto, di parlare molto tra di noi».
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