Un testa a testa decisivo per continuare la caccia alle milanesi. La sfida tra Juventus e Roma è una di quelle partite che ha sempre un particolare sapore per le tifoserie, ma in questo sabato di inizio febbraio le squadre scenderanno in campo con ancora più voglia di vincere rispetto al solito poiché si giocano la possibilità di dare una bella spinta alle rispettive ambizioni stagionali. I giallorossi - si legge su 'Il Tempo' - si presentano allo Stadium al termine della settimana che ha sancito la pace tra Fonseca e Dzeko, che è tornato nella lista dei convocati (presente anche il giovane Ciervo, alla prima chiamata in campionato) dopo le due recenti esclusioni dovute a motivazioni disciplinari.
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Vincere per sognare. La Roma ci prova
I giallorossi si presentano allo Stadium al termine della settimana che ha sancito la pace tra Fonseca e Dzeko
Il bosniaco è stato reintegrato ed è partito insieme ai compagni, ma partirà dalla panchina, con Borja Mayoral che ha la grande occasione per dimostrare di che pasta è fatto: “Non ho - le parole di Fonseca in conferenza stampa - nulla da aggiungere rispetto a quello che ha detto Pinto. Abbiamo parlato, va tutto bene. Dzeko si è allenato bene, ma il capitano sarà Cristante. Borja è un giovane con qualità”. Con l’assenza per squalifica di Pellegrini e le mancate convocazioni di El Shaarawy (ha ancora bisogno di qualche giorno per lavorare e ritornare in forma) e Pedro (sarà in gruppo la prossima settimana) il tecnico portoghese opterà per dei cambiamenti tattici, con il centrocampista friulano che sarà incaricato di indossare la fascia e di guidare i compagni nel 3-5-2 che la Roma proporrà a Torino.“La Roma è in un buon momento, abbiamo vinto due partite importanti e siamo in fiducia. Sono le vittorie, le partite che abbiamo fatto, l'atteggiamento in allenamento a rafforzare il gruppo. Rinnovo? Io penso solo al presente, che è la partita di domani con la Juventus. È importante quello che possiamo fare adesso. Ai miei chiedo ambizione”, il messaggio lanciato dall’allenatore romanista, fiducioso che la sua rosa sia in grado di rompere il tabù dei big match.
Dall’altra parte del campo la Roma troverà una Juventus priva di Dybala e Ramsey, pronta ad essere schierata da Pirlo con il consueto 3-5-2 con Cuadrado e Chiesa esterni: “Quella di Fonseca - ha detto l’allenatore bianconero - è una delle squadre che gioca meglio. Dobbiamo fare una partita attenta, cercando di non perdere palle sanguinose in mezzo al campo per non farli partire in contropiede, che secondo me è la loro miglior dote. Per noi non cambierà niente se giocherà Dzeko o Mayoral, che sta facendo bene e non ha fatto rimpiangere il bosniaco. Scudetto? Milan, Inter, Roma, Napoli e Atalanta, sono tutte attrezzate. È un campionato particolare. Noi siamo tra le squadre che possono ambire allo scudetto, così la Roma che è ancora lì a lottare. L’allenatore ha avuto tante critiche ma in questi due anni ha dimostrato di essere bravo, ho grande stima di lui”. La sfida tra Pirlo e Fonseca è aperta, nessuno vuole restare indietro.
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