rassegna stampa

Zeman bacchetta De Rossi: «Se era il derby giocava»

(Il Tempo – A.Austini) Uniti verso la meta. Il patto stretto a parole nel diluvio di Parma si è tramutato nel riscatto sul campo. Totti e Zeman hanno restituito il sorriso alla Roma.

Redazione

(Il Tempo - A.Austini) Uniti verso la meta. Il patto stretto a parole nel diluvio di Parma si è tramutato nel riscatto sul campo. Totti e Zeman hanno restituito il sorriso alla Roma.

Il boemo sempre in piedi davanti alla panchina, «perché stavolta non pioveva come a Parma», il capitano a trascinare i compagni. «Una vittoria dal valore doppio - dice il capitano - perché ci permette di lavorare con maggiore serenità in questa settimana». Nell'intervallo, sul 2-0, aveva detto: «Sappiamo che se non rimaniamo concentrati è dura. L'importante è non prendere gol». C'erano quasi riusciti, ma va bene lo stesso. E va benissimo a Totti, che sale a -6 da Nordahl nella classifica dei marcatori all-time e si avvina al derby con lo spirito giusto. «Ma se vinciamo non mi tuffo nella fontana - avverte Zeman a fine gara - lo faccio solo l'estate al mare». Ad allontanare il fantasma di Delio Rossi ci aveva già pensato Sabatini, al resto Totti con la sua classe e una condizione fisica incredibile. «Francesco però non fa i gradoni - ironizza il boemo - perché ha problemi alla schiena. Sono i guai della vecchiaia... Comunque dovrebbe evitare quelle giocate che fa a centrocampo, si sente troppo sicuro e rischia. Non è da calciatore vero».

Zeman non risparmia colpi anche in una serata così, quello più duro è ancora per De Rossi. «Se invece del Palermo avessimo affrontato la Lazio avrebbe giocato. Aveva una distorsione alla caviglia ed era meglio farlo riposare, ma di solito i dolori passano in qualche modo e lui al derby ci tiene più di me. Giocherà lui o Bradley? Vedremo in settimana». Il caso resta apertissimo. Battute e ramanzine a parte, la Roma stavolta lo ha convinto anche se «non mi è piaciuto tutto. A volte - spiega il boemo - i centrocampisti si sono abbassati troppo. Ma quando si vince, si dice che ci sono miglioramenti. Sono contento per i ragazzi, spero continuino a crederci. Io non ho problemi con loro, anzi ho grande fiducia nelle qualità del gruppo». I segreti della vittoria? «Il centrocampo ha lavorato tanto e gli attaccanti ci hanno dato un grande aiuto. Se si lavora tutti e undici non dovremmo avere problemi».

Note di merito a Osvaldo, «ha fatto una partita eccezionale», Bradley«che ci ha dato la possibilità di giocare più in profondità» e il «solito» Tachtsidis.«Ma lui ha sempre giocato bene». E in porta ora a chi tocca? «Goicoechea ha fatto bene, lo abbiamo seguito, penso la società sia contenta». Una certezza per il derby sarà Lamela. «Ha grande talento e corsa, deve sfruttare queste doti per fare gol». Lo aveva trovato anche Destro ma dovrà fermarsi. «Lui non si è tolto la maglia completamente, la regola è sbagliata ma c'è e ha creato un danno. Doveva essere espulso anche Munoz per il fallo di Osvaldo: andava dritto in porta».

Ora il derby, la partita «come tutte le altre» per Zeman. «Per i tifosi non lo è ma bisogna trasferire ai giocatori l'idea che lo sia. Di solito la squadra che perde prima vuole rifarsi, meglio comunque vincere ma non dobbiamo adagiarci e pensare che abbiamo risolto tutto». Sul fattore scaramanzia, una mano hanno provato a dargliela le Iene consegnando al boemo la maglia «Le Iene portano bene». Basterà?