Anno nuovo, vecchie problematiche. È cominciato sicuramente in salita il 2017 di Thomas Vermaelen, costretto a fermarsi di nuovo a causa di un fastidio accusato al polpaccio sinistro. Nulla di grave, anche se destino e sfortuna non sembrano proprio voler mollare il difensore belga, difficilmenterecuperabile per la sfida con il Genoa in programma domenica a Marassi. Gli esami svolti nel pomeriggio a Trigoria hanno infatti escluso la presenza di lesioni muscolari, limitando il problema ad una quota diede ma presente all’interno del muscolo dovuto ad un colpo ricevuto durante l’allenamento. Il ragazzo quindi verrà valutato giorno per giorno in attesa del via libera per il rientro in gruppo che avverrà probabilmente nel fine settimana. Nelle prossime 48 ore Spalletti spera di ricevere buone nuove dalle condizioni di Manolas, ancora diviso tra la palestra e il lavoro differenziato sul campo. Programma che il greco svolgerà anche oggi, pronto ad aumentare i carichi di lavoro tra venerdì e sabato. Al momento quindi aumentano le probabilità di una convocazione in extremis, ma verrà valutata in seguito la possibilità di affidargli una maglia da titolare.
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Un altro stop per Vermaelen. Dubbio Manolas
Senza il belga e con il centrale greco in bilico, Spalletti studia soluzioni alternative e di conseguenza il sistema di gioco migliore per affrontare il 3-4-2-1 di Juric
Senza Vermaelen e con Manolas in bilico, il tecnico studia soluzioni alternative e di conseguenza il sistema di gioco migliore per affrontare il 3-4-2-1 di Juric. Le scelte, almeno in fase difensiva, non mancano. In caso di schieramento a 3, Fazio e Rudiger sono pronti ad affiancare il rientro di Juan Jesus, il primo indiziato se Manolas non riuscisse a recuperare in tempo. Altrimenti spazio a Emerson e Bruno Peres sulle fasce, DeRossi e Strootman a centrocampo (Paredes recuperato partirà dalla panchina) con Nainggolan nel ruolo di trequartista in supporto del tridente El Shaarawy, Dzeko, Perotti. Uno schieramento a trazione anteriore non sempre però utilizzato contro un avversario aggressivo e pronto ad alzare il ritmo soprattutto nei primi minuti di gara. Per questo Spalletti si prenderà ulteriore tempo per sciogliere gli ultimi dubbi legati all’attacco: con Iturbe ceduto e Salah fuori dai giochi, uno tra El Shaarawy e Perotti potrebbe rimanere inizialmente a guardare in attesa di garantire un cambio di qualità a partita in corso.
(A. Serafini)
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