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Un altro americano piomba sulla Roma: il gruppo Friedkin studia i conti del club

LaPresse

Da vedere se dietro questa mossa ci sia la voglia di acquistare la maggioranza del club, affiancare l’attuale proprietà da soci o investire nel progetto del nuovo stadio a Tor di Valle

Redazione

Un americano tira l’altro. Stando a quanto risulta a Il Tempo, la compagnia texana «The Friedkin Group» si accinge ad avviare la due diligence sui conti della Roma di James Pallotta.

Se dietro questa mossa ci sia la voglia di acquistare la maggioranza del club, affiancare l’attuale proprietà da soci o investire nel progetto del nuovo stadio a Tor di Valle sarà più chiaro nelle prossime settimane, ma la faccenda è seria anche se ancora in una fase preliminare.

Chi è il potenziale acquirente dei giallorossi? Un’azienda fondata dal miliardario Thomas Hoyt Friedkin, scomparso due anni fa, e presa in mano dal figlio Dan - 54enne e Ceo del gruppo a partire dal 1995, che ha costruito le sue fortune attraverso la Gulf States Toyota, distributrice delle auto del marchio giapponese in 5 stati degli Usa attraverso 154 rivenditori. Base a Houston, un patrimonio personale stimato in 4.2 miliardi di dollari, secondo la celebre rivista Forbes Dan Friedkin è il 504° uomo più ricco al mondo. Scandagliando la rete, l’unico punto di contatto diretto con Pallotta è... il golf. Sì, perché i due imprenditori risultano entrambi nella lista di ambasciatori del circolo «Congaree» in Georgia. L'attuale presidente giallorosso, in realtà, è iscritto a una ventina di circoli dove si fa vedere di rado, da capire quante volte abbia effettivamente incrociato sul green Friedkin, che del «Congaree» è di fatto il proprietario, o in un palazzetto Nba visto il legame tra Toyota e i Rockets, mentre Pallotta è fra i proprietari dei Boston Celtics.

Un paio di anni fail gruppo texano ha provato ad acquistare la franchigia del basket di Houston e ora, a quanto pare, ha spostato le sue mire sul calcio. Friedkin è affiancato da un importante advisor americano per la parte finanziaria, adesso affiderà a una società di consulenza lo studio dei conti: la due diligence sarà avviata sulla società As Roma Spv Llc, ovvero la holding costituita in Delaware e messa a monte di tutte le attività degli americani legate ai giallorossi. Essendo l’As Roma l’asset più rilevante, Friedkin è intenzionato a far seguire la due diligence direttamente dall'Italia. As Roma Spv Llc detiene il 100% di Neep Roma Holding che a sua volta controlla l’83.284% delle azioni del club giallorosso. Un altro 3.923% è in mano direttamente ad As Roma Spv Llc, quindi la percentuale totale controllata dagli americani ammonta all’86.577% mentre il resto è distribuito tra i piccoli azionisti in Borsa. Nel portfolio di As Roma Spv Llc c'è inoltre la società Stadio Tdv Spa che diventerà la proprietaria effettiva del nuovo stadio.

Quanto vale, quindi, il pacchetto di maggioranza? Secondo Pallotta, la Roma con il nuovo stadio dovrebbe costare non meno di un miliardo. Un valore mai messo nero su bianco, ma che fa capire per quali cifre il presidente vacillerebbe. Sempre quando risulta a Il Tempo, infatti, Pallotta continua a non ritenere il club in vendita, mentre resta interessato a reperire fondi da potenziali partner, come ha fatto ad esempio stringendo l’accordo col gruppo Starwood. Se qualcuno studia i suoi conti, può significare che nel mondo finanziario il dossier giallorosso venga offerto ai potenziali investitori. Ma di questa manifestazione d’interesse dal Texas non è ancora arrivata notizia ai dirigenti della Roma. Conclusa la due diligence saranno più chiare le intenzioni di Friedkin. Tra nuovo stadio e proprietà, potrebbero iniziare dei mesi chiave per il futuro della Roma.