Un varco si è aperto. Piccolo, ma quanto basta per provare a infilarsi. E ne vale davvero la pena: Gregoire Defrel è tornato improvvisamente a essere un obiettivoconcreto per la Roma, a caccia di un «colpo» nel mercato di gennaio. L’attaccante del Sassuolo è il profilo ideale per la società gli americani sono ben disposti a investire sui giovani e Defrel ha 25 anni – e per Spalletti, al quale non dispiacerebbe avere anche un centrocampista offensivo, l’importante è che l’unico acquisto di questa sessione sia in grado di inserirsi in pochi giorni in un meccanismo che sta diventando quasi perfetto e tuttora consente alla Roma di giocarsi le sue carte su tre fronti. C’è un’unica vera controindicazione: Defrel non potrebbe giocare l’Europa League avendo già partecipato quest’anno col Sassuolo ma è comunque il caso di provarci fino in fondo. Ieri un’accelerazione. Importante, non ancora decisiva. Il ds giallorosso Massara, segnalato nel suo ufficio a Trigoria fino al pomeriggio, ha avuto un contatto (un incontro?) con il collega Angelozzi, ribadendo la forte intenzione di acquistare l’attaccante francese, schierabile sia da esterno che come centravanti. Il tutto dopo un lavoro ai fianchi iniziato da giorni proprio da Defrel (e dal suo procuratore), che ha detto chiaramente ai dirigenti del Sassuolo di volersi trasferirsi nella Capitale per sfruttare un’occasione forse irripetibile.
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Ultimo assalto a Defrel. Manca solo il sì di Squinzi
L'attaccante del Sassuolo potrebbe trasferirsi nella capitale con la formula del prestito con obbligo di riscatto, per una valutazione complessiva di 20 milioni di euro
Le basi di un possibile accordo ruotano attorno a diversi paletti: la Roma è disposta ad accettare una valutazione del cartellino intorno ai 20 milioni di euro, a patto che l’acquisto sia «differito» è passi attraverso un prestito, preferibilmente di 18 mesi, con successivo obbligo di riscatto. Inoltre, nell’affare ballano diversi ragazzi che giocano già nel Sassuolo (Pellegrini, Mazzitelli e Ricci) o altri che potrebbero finirci (ad esempio Marchizza), ognuno con situazioni contrattuali diverse. E allora, cosa manca? Una parola fondamentale, quella di Squinzi, che non ha intenzione di cedere nessuno a gennaio, figurarsi uno dei punti di forza della sua squadra. La Roma è disposta ad aspettare ancora qualche giorno, non più di un paio, sperando che nel frattempo il presidente nero verde si convinca.
In caso contrario, proverà a chiudere una delle trattative contenuto nel «piano-B». Fra queste resta lo spagnolo Jesè, tuttora in ballo per finire al LasPalmas, ma il Psg pretende il pagamento dell’intero ingaggio. Il ventaglio di possibilità è talmente ampio che alla fine la Roma potrebbe essere costretta a dirottare i suoi radar su profili ben diversi, tipo Quaison o Hiljemark del Palermo, o Donsah del Bologna, mentre dall’Inghilterra segnalano un interesse per l’ex interista Arnautovic. Giocatori completamente diversi fra loro, ma la Roma ha deciso di investire una cifra considerevole soltanto su una «certezza». Altrimenti potrebbe limitarsi a un ritocco. Inutile aggiungere cosa speri Spalletti.
(A. Austini)
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