Un insegnante a domicilio per Uçan. Il centrocampista turco prende lezioni private di italiano direttamente a casa e non si tratta di qualche ora di studio, ma di una sorta di convivenza per imparare la lingua. Un interprete è sempre al suo fianco, da colazione a cena, per una vera e propria full immersion linguistica. «Nel primo allenamento – ha rivelato a Sporfc.com – non avevo ancora l’interprete e non capivo. Per fortuna Emanuelson è venuto da me facendomi la traduzione in inglese. Gli italiani sono molto cordiali. I tifosi della Roma sono molto legati alla squadra, non sono diversi dai tifosi turchi. Sono rimasto un po’ sorpreso quando ho visto che anche se non riesco ancora a capire l’italiano, loro continuavano comunque a parlarmi. Stanno facendo tutti del loro meglio per aiutarmi. Ho imparato piccole cose adesso. Penso di poter imparare in fretta». Ha iniziato in Austria e continuerà a studiare, perché la comunicazione è un punto base nel modus operandi di Garcia, che ha dato il buon esempio al suo arrivo nella capitale e ora chiede ai suoi giocatori di seguirlo, per non restare indietro sui dettami tattici.
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Uçan a lezione privata di italiano
Un insegnante a domicilio per Uçan. Il centrocampista turco prende lezioni private di italiano direttamente a casa
In campo Uçan ha già stupito, nonostante si sia visto solo per qualche spezzone in amichevole. Ma i piedi buoni si riconoscono subito e Sabatini li aveva notati anni fa: «Non ho giocato frequentemente con il Fenerbahce lo scorso anno. Nella maggior parte delle partite ho fatto degli assist. Poi è arrivato Sabatini, che mi voleva a tutti i costi. Il presidente del club voleva 10 milioni e mi disse che però non volevano cedermi perché volevano diventare campioni di Turchia. Alla fine la Roma si è rifatta viva e a campionato concluso non si son tirati indietro alla richiesta di 15 milioni. Qui ho sentito la fiducia fin dall’inizio». Il talentino turco non ha intenzione di tornare indietro: «Roma è un nuovo inizio per me, una nuova lingua, una nuova città, una nuova vita. Qui ci sono giocatori molto bravi nel mio ruolo. Il mio obiettivo è farmi riscattare già alla fine di questa stagione. Per ora osservo attentamente Totti, lui è alla Roma da più di 20 anni. Io resterò almeno per 2, ma spero di imparare il più velocemente possibile per giocare di più e convincere la società a riscattarmi». Tra le cose da fare, c’è il mettere a punto la muscolatura: «Mi sto sviluppando fisicamente perché sono pelle e ossa. Sono rimasto sbalordito dal fatto che qui abbiamo molti istruttori per ogni esigenza. Abbiamo addirittura un istruttore solo per gli addominali». Un mondo nuovo in cui vuole restare a lungo.
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