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rassegna stampa
Baldissoni: «Tutti in discussione»
«Ora basta, bisogna vincere». Garcia non esclude l’addio: «I conti a fine anno»
"Il titolo della serata Garcia lo regala in coda. Appena prima di uscire dall'Olimpico, in sala stampa pronuncia parole di un allenatore che si sente vicino al capolinea. «Non sarò mai un peso per questo club - spiega il francese - darò tutto fino all'ultimo sforzo di questo campionato, poi faremo i conti al termine della stagione». È forse la parte più sincera delle dichiarazioni di un tecnico in chiara difficoltà. Bluffa sicuramente, ad esempio, quando dice: «Non sono preoccupato, finché creiamo occasioni va bene. Serve più cattiveria e i gol arriveranno». Potrebbe essere troppo tardi. Della Juve meglio non parlare, 14 punti avanti e in un altro pianeta rispetto alle tristezze romaniste. È il caso di preoccuparsi, semmai, di una Lazio inarrestabile che si è portata meritatamente a un punto dai giallorossi. Alzi la mano chi ha pensato a uno scenario del genere a inizio campionato. «È vero - l'analisi di Garcia - che ci possono raggiungere delle squadre ma domenica a Cesena c’è da riprendere i punti che non abbiamo preso questa sera. Nulla è compromesso, abbiamo preso un bello schiaffo, ma a volte perdere può essere anche un bene per ribellarsi. Nelle difficoltà si vede il vero volto di una rosa. Lavorerò con chi ha carattere, chi non ne avrà sarà sostituito. Adesso la prima cosa da fare è vincere giovedì in Europa League con la Fiorentina». A Verona aveva attaccato un po' tutti, ieri se l'è presa con i leader della squadra. A cominciare dal «suo» Keita che si è fatto espellere in modo ingenuo. «Dovevamo evitarlo, restare in dieci ha complicato ancor di più le cose. Ci si aspetta molto dai giocatori che hanno talento e ne abbiamo diversi. Devono risolvere la partita quando l’opportunità si presenta». Totti, Pjanic, Gervinho, Iturbe: a voi la scelta del destinatario della stoccata.
"Dopo la prima sconfitta casalinga, in uno stadio dove non si vince dal 30 novembre, arriva anche la dura presa di posizione della società per bocca di Baldissoni, mai così severo. «Il 6 gennaio eravamo secondi a 1 punto dalla Juve e in corsa per una qualificazione in Champions, quella era la Roma che avevamo costruito, dopo di che - l'analisi del dirigente - la squadra si è involuta sia nel gioco che nei risultati. Ci aspettiamo di tornare a quel livello e in fretta, è inutile parlare degli infortuni e delle difficoltà: basta analizzare i motivi, è tempo di cercare le soluzioni. Bisogna vincere a qualsiasi costo ora». I fischi sono meritati ma non aiutano. «Sarebbe grave se l'Olimpico diventasse diventasse un problema, anche stavolta il pubblico è stato vicinissimo alla squadra. La contestazione è leggittima». Chissà cosa ne pensa da Boston Pallotta. «È piuttosto deluso - racconta Baldissoni - perché sappiamo di aver costruito una squadra di alto livello e ci aspettiamo di vederla già da giovedì. Il futuro di Garcia? Inutile parlarne ora, siamo tutti in discussione». Compreso l'allenatore.
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