(Il Tempo - G.Giubilo) Hai visto mai che la partenza lanciata possa risultare produttiva, per questa Roma che per prima si stacca dai blocchi stagionali, senza sanzioni da parte di giudici severi, come era accaduto perfino al mitico Usain Bolt.
rassegna stampa
Troppi esuberi creano problemi al nuovo corso
(Il Tempo – G.Giubilo) Hai visto mai che la partenza lanciata possa risultare produttiva, per questa Roma che per prima si stacca dai blocchi stagionali, senza sanzioni da parte di giudici severi, come era accaduto perfino al mitico Usain Bolt.
Da ieri lo stesso sudore e sangue promesso da Luis Enrique all'avvio della stagione scorsa, per ora a Trigoria, da domani in Alto Adige dove, nell'eventuale indisponibilità dei micidiali gradoni, non mancheranno anfratti insidiosi, o qualche diavoleria che il boemo ci metterà pochissimo a individuare. Una partenza molto simile a quella dello scorso anno, quando il ritiro aveva accolto una schiera di giocatori che all'atto pratico avrebbero trovato modesti spazi di impiego. Qualcuno ha pensato perfino a un diabolico suggerimento: mandare al lavoro, con il tecnico e il suo staff, la larga falange di tesserati indiziati di esubero, una sorta di selezione naturale per ridurre l'organico alle dimensioni volute dal nuovo timoniere.
Trasferimenti già conclusi, altri in via di definizione in tempi brevi, rispettata virtualmente la priorità che lo scorso campionato aveva dettato, reparto arretrato da ricostruire, impegno onorato con gli arrivi, immediati o con qualche deroga, dal Brasile, Dodò «bimbobello» e il centurione Castan, Burdisso recuperato, Juan che tenta di ritrovare credibilità dopo una stagione fallimentare. Nonostante il ritiro altoatesino resti affollato, mancheranno pezzi importanti, da De Rossi e Borini reduci dall'avventura europea, allo stesso Castan che giocherà stanotte la finale di ritorno della Libertadores con il,Corinthians, a Stekelenburg per il quale l'avventura continentale è stata breve e amara. Ma naturalmente la parte più ingrata del lavoro affidato a Sabatini riguarderà l'operazione di sfoltimento, tanti gli addii inevitabili, ma anche complicati. Hanno ingaggi poco idonei a invogliare eventuali aspiranti Borriello e anche Juan, difficile trovare una sistemazione anche per i labili esterni di Luis Enrique, Rosi e Angel. E poi la vecchia guardia, i fedelissimi Taddei e Perrotta, l'umile Fabio Simplicio, che perfino dopo un allenamento con Zeman sembra reduce da un'abbuffata memorabile.
Quando si saranno diradate le ombre sulla definizione della pattuglia pronta a spiccare il volo, sarà possibile ipotizzare il livello di un futuro che riporti la Roma alla competitività che la storia le assegna. (...)
© RIPRODUZIONE RISERVATA