Una scossa dietro l'altra. Scrive Filippo Biafora su Il Tempo, dopo l'esonero di De Rossi e l'ingaggio di Juric non si è fermata la placca tellurica di Trigoria e ieri mattina è arrivato anche l'addio di Lina Souloukou. "L'AS Roma comunica che l'Amministratore Delegato ha rassegnato le dimissioni. Ringraziamo Lina per la sua dedizione in una fase particolarmente critica per il Club e le auguriamo il meglio per le sue future stide professionali. La proprietà resta pienamente concentrata sulla crescita e sul successo della Roma, con una costante attenzione ai valori che rendono la nostra squadra così speciale", il comunicato - in alcuni passaggi anche criptico - da parte dei Friedkin dopo l'ennesimo terremoto che ha sconvolto la società. La dirigente, assunta nell'aprile del 2023 per sostituire Berardi, era finita sul banco degli imputati della piazza giallorossa proprio per il cambio in panchina. Una scelta certamente avallata dai Friedkin, ma che ha visto proprio lei come musa ispiratrice. Con la bandiera della Roma il rapporto era logoro da settimane e lo scontro era ormai arrivato ad un punto di non ritorno. Una situazione che ha generato una valanga di critiche nei confronti della ex manager dell'Olympiacos, culminate con lo striscione "Lina il male di Roma" e l'annunciata contestazione, andata in scena anche con le sue dimissioni. Un clima difficile che aveva portato le autorità a sottoporla a 'misure di tutela', senza che le fosse assegnata una scorta.
Forzaroma.info
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Tragedia greca
La manager arrivata dall'Olympiacos nel 2023 era stata sottoposta a 'misure di tutela' in seguito alle minacce subite la scorsa settimana dopo l'esonero di De Rossi
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