rassegna stampa

Totti, un mese per la firma

(Il Tempo – A. Austini) – Un mese scarso per trovare un’intesa, prima che il fastidio di questi giorni diventi un peso insopportabile.

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(Il Tempo - A. Austini) - Un mese scarso per trovare un’intesa, prima che il fastidio di questi giorni diventi un peso insopportabile. Totti si è posto una scadenza: vuole iniziare il campionato con il contratto rinnovato. Per altri due anni,in modo da poter arrivare alla soglia delle 40 primavere con gli scarpini ancora ai piedi, e a cifre non troppo distanti da quelle attuali: poco meno di 5 milioni netti a stagione. La Roma intende accontentarlo, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo una trattativa appena avviata e non semplice.

Il capitano sperava che alle recenti dichiarazioni pubbliche di PallottaFrancesco farà sempre parte della Roma») seguisse un’accelerazione sul contratto. Invece ieri è partito verso gli States senza certezze, se non quella di incontrare di nuovo il presidente che seguirà la squadra da domani a Kansas per tutta la tournée. Allo stato attuale è praticamente impossibile che la firma possa arrivare in America: al di là di qualche parola rassicurante, infatti, Pallotta non potrà andare visto che la discussione sul contratto è ai primi passi.

Negli Usa è volato insieme a Zanzi anche il neo dg Baldissoni, che tra i tanti compiti ereditati da Baldini ha quello di risolvere il nodo-Totti. Può essere l’uomo giusto, visti gli ottimi rapporti con il capitano e il suo entourage. Baldissoni ha già incontrato un paio di volte il commercialista di Totti, Leonardi, l’ultima qualche giorno fa. La società preferirebbe un primo rinnovo fino al 2015 con opzione per un altro anno. Se la durata sembra un ostacolo non insormontabile, l’intesa economica è più complessa. In ballo c’è anche il contratto che lega il capitano al club per altri cinque anni nelle vesti di dirigente: gli americani vorrebbero rivederlo senza però rinunciare al Totti «ambasciatore» in futuro. Eventuali accordi a latere sugli sponsor (la Nike?) possono facilitare la trattativa: la Roma non sottovaluta l’importanza stategica del capitano nel marketing e nel merchandising.

Ma Totti ha dimostrato di essere ancora indispensabile soprattutto in campo: nell’ultima amichevole in Grecia, tanto per cambiare, è stato lui a guidare la rimonta. Tornato in «tiro» dalle vacanze, Garcia gli ha concesso la massima libertà sul ruolo: un po’ come faceva con Zeman, partendo da sinistra può muoversi e inventare a piacimento. Ora serve quella firma per ridargli il sorriso che sembra aver perso da un po’. Tranne la frecciatina alla presentazione delle maglie - «questa è l’ultima» Totti si sta tenendo dentro il disagio. A Riscone, non a caso, si è tappato la bocca. Oggi, invece, è atteso alla conferenza di inizio tournée a Kansas insieme a Garcia e Bradley: riuscirà a trattenersi?

Per il momento Sabatini è rimasto in Italia a presidiare Trigoria con Fenucci che raggiungerà la comitiva a Washington. Dopo aver incontrato gli agenti di Gervinho (gli stessi di Garcia) il ds si è concesso una domenica di sostanziale relax a Roma, pronto a ripartire per Milano e/o l’Inghilterra. L’ivoriano è a un passo, manca solo l’accordo con l’Arsenal che arriverà intorno ai 7 milioni: Gervinho spera di raggiungere i nuovi compagni durante la tournée. Borriello ha chiesto di essere ceduto e non è partito con la squadra dopo una discussione con Sabatini che ha coinvolto anche il procuratore. Per il bene del gruppo, la Roma ha lasciato a casa il centravanti ma non intende «consegnarsi» al Genoa per accontentarlo: Preziosi chiede un conguaglio di 3 milioni per girare Gilardino ai giallorossi e «accollarsi» lo stipendio di Borriello che, a sua volta, vuole tornare in Liguria solo in prestito.

Osvaldo aspetta il Liverpool mentre la Roma non ha perso le speranze di mandarlo al Southampton. E intende comunque sostituirlo: se non sarà Gilardino, c’è sempre Hernandez nel mirino. Nel frattempo l’Inter ha chiesto Marquinho, trovando terreno fertile a Trigoria.