"Panchinaro" da Fiorello, protagonista in campo con una doppietta contro la Primavera. Totti ha fatto il bis in tv, dopo l’intervista fiume da Costanzo si è presentato ieri all’alba all’Edicola Fiore e si è divertito "un casino", parole sue. Spalletti magari un po’ meno, visto che tra sera e mattina si è visto piovere addosso qualche frecciatina mascherata dalla strepitosa ironia del capitano: "Puoi fare il vecchio in panchina con noi", lo invita il presentatore, "tanto so’ abituato", replica Francesco. Una battuta che l’allenatore toscano non ha commentato, ma certo la sua risata sarà stata più amara delle altre. Non c’è stato bisogno di chiarimenti, i due si sono visti a Trigoria poco dopo per l’allenamento in palestra, il pranzo e la partitella pomeridiana contro i baby di De Rossi, vinta 3-1 dalla prima squadra. In gol proprio lui, Francesco: prima su calcio di rigore, poi con una volèe di destro su cross di Mario Rui che ha fatto impazzire i circa 400 tifosi presenti al Bernardini. Inevitabile il coro "c’è solo un capitano", Totti ha ringraziato e con 65 minuti sulle gambe (l’intera amichevole) è rientrato negli spogliatoi.
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Totti tra gol e battute: “Ormai sto in panchina”
Ieri il capitano ha segnato un gol capolavoro nella partitella con la Primavera. Il capitano della Roma, in realtà, sta maturando la decisione di smettere, nonostante le riflessioni a voce alta su quanto ami questo mestiere
Non è sembrato affatto arrugginito, nonostante le 15 panchine collezionate in stagione (più le 14 volte in cui è subentrato), che sembrano pesargli soprattutto nella testa: "Ovviamente – ha confessato a Costanzo – mi dispiace non scendere tanto in campo, non è facile incidere in 5′. Ma rispetto tutte le scelte, anche quelle di Spalletti. Magari se vado in Cina me lo porto…". Ma Totti, in realtà, sta maturando la decisione di smettere, nonostante le riflessioni a voce alta su quanto ami questo mestiere: "Io mi diverto tutti i giorni, se andassi al campo scoglionato alzerei il braccio. Vediamo cosa succederà, a giugno dovrei smettere". Quando toglierà il condizionale, sarà davvero pronto per il grande passo.
(E. Menghi)
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