Con un'altra testa, la Roma può permettersi di cambiare aspetto per la Champions. Il modulo che l'ha rigenerata, il 4-2-3-1, è stato importante soprattutto perché ha fatto scattare una molla mentale nei giocatori che ora sono pronti a tornare al 4-3-3, con cui hanno giocato anche contro la Lazio dall'ingresso in campo di Cristante in poi, chiudendo col 5-3-2 negli ultimi minuti. Senza De Rossi e Pastore, entrambi recuperabili dopo la sosta (gli esami strumentali hanno confermato l'infiammazione del capitano e la lesione al polpaccio dell'argentino), Di Francesco è obbligato a rimodellare la squadra, scrive "Il Tempo". Nzonzi farà il perno centrale, mentre Cristante e Pellegrini saranno più liberi di alternarsi sulla trequarti in fase di possesso palla.
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Tocca a Kluivert. E Dzeko si carica
Oggi il giovane olandese farà il suo esordio nei girono di Champions. Con lui in attacco torna anche Under
Di Francesco non si limiterà a rimpiazzare gli infortunati e darà una chance europea a Kluivert, in tribuna a Madrid e oggi favorito su El Shaarawy per giocare sulla corsia sinistra di un attacco dove ritroverà posto pure Under. L'ala olandese proverà ad approfittare dell'assenza di Perotti e della stanchezza di El Shaarawy per fare il suo esordio nei gironi di Champions. L'altro piccoletto del tridente è il turco che a sorpresa aveva visto il derby dalla panchina dopo essere stato il migliore col Frosinone, e col suo rientro dal 1' Florenzi può riprendersi il ruolo che preferisce: "Adesso è il terzino, ma in generale la mia posizione è in campo". L'esplosione di Santon ha fatto spostare il vicecapitano giallorosso, ma l'ex Inter non ha nelle gambe 3 partite di fila in 7 giorni e stavolta potrebbe essere il cambio di Kolarov a sinistra, perché il serbo col dito del piede fratturato non vuole mollare, ma non è detto che riesca a finire la partita stasera.
Per Coric potrebbe esserci un posto in panchina, mentre Karsdorp rischia di restare ancora fuori. I musi lunghi sono stati cancellati dal derby della svolta, Florenzi ci tiene a sottolineare che con Dzeko "non c'è stata alcuna lite e siamo grandi amici", il nervosismo del bomber resta strettamente legato all'astinenza dal gol, l'ultimo 44 giorni fa a Torino. Il Viktoria Plzen gli porta fortuna sotto porta, nell'unico precedente tra le due squadre in Europa League (4-1 per i giallorossi) il bosniaco segnò una tripletta e si portò a casa il pallone. L'attaccante, che parla fluentemente il ceco, ha fatto male al Plzen pure ai tempi del City, segnando nelle due vittorie del Manchester nella Champions 2013-14.
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