(Il Tempo - E.Menghi) E’ riuscito a conviverci per l’intera stagione, ma ora De Sanctis sta prendendo in seria considerazione l’operazione al gomito destro, per risolvere definitivamente il doppio problema che si è acutizzato dopo una brusca caduta a Catania:
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Tendine ko, per De Sanctis l’operazione è sempre più vicina
(Il Tempo – E.Menghi) E’ riuscito a conviverci per l’intera stagione, ma ora De Sanctis sta prendendo in seria considerazione l’operazione al gomito destro, per risolvere definitivamente il doppio problema che si è acutizzato dopo...
si tratta di un’infiammazione tendinea e di un piccolo callo. Basterebbe un unico intervento, nel quale si procederebbe con la pulizia dell’articolazione e un intervento per favorire la guarigione del tendine. Non ci sono lesioni e si tratterebbe perciò di un’operazione poco rischiosa, ma comunque fatta su un’articolazione soggetta a continui stress dato il ruolo del giocatore e sofferente anche per via dell’età di Morgan: «? il gomito di un portiere 37enne, ma questo problema non mi ha impedito di giocare 36 partite e di allenarmi sempre. Tranquillizzo tutti, la mia carriera è lunghissima. Mi dovrete sopportare ancora per qualche anno».
Il guaio è vecchio, ma si è voluto aspettare la fine del campionato per ragionare sul da farsi e l’operazione è più che una semplice ipotesi. De Sanctis ha già fatto una prima valutazione a Pisa, alla presenza del capo dei medici di Trigoria, il dottor Michele Gemignani, e ne farà altre prima di decidere se finire sotto i ferri. I tempi di recupero sarebbero comunque brevi: salterebbe la breve tournèe ad Orlando in programma a fine mese e tornerebbe in tempo per la ben più lunga spedizione in America di metà luglio. Insomma, non mancherà ai nastri di partenza della prossima stagione. Salvo imprevisti: «Sarebbe un interventino da poco, niente allarmismi», assicura Morgan. L’allarme invece lo suona lui, contro Prandelli e contro lo Stato. Al ct azzurro tira le orecchie per il tanto discusso codice etico: «? stato creato un polverone. Sono d’accordo che tutte le squadre debbano avere un codice etico, ma non sono d’accordo con il fatto che venga gestito pubblicamente.
C’è quella linea sottile che si può ritorcere contro. Giusto avere un regolamento interno, ma la gestione pubblica diventa alquanto problematica». Non gli è piaciuto nemmeno tutto ciò che ha preceduto la finale di Coppa Italia: «Bisogna tenere lontani quegli elementi che creano fastidio non solo allo stadio ma soprattutto che creano problemi alla società. Questo compito è della società e delle istituzioni. Vedere Hamsik discutere con i tifosi non è stato un bellissimo messaggio. Istituzioni, se ci siete battete un colpo, un colpo forte».
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