C’è già chi pregusta lo sgarbo alla Lazio e chi tentenna di fronte all’etichetta di "ex", ma una cosa è certa: Kolarov può andare oltre la barriera e tornare nella capitale, fronte Roma. Un passaggio, seppur indiretto, che non hanno azzardato in molti. In principio fu Fulvio Bernardini, che negli anni ’20 è stato capitano dei biancocelesti e dal 1928 al 1939 è diventato l’anima dei giallorossi, con fascia annessa. Trigoria ancora oggi porta il suo nome. Lionello Manfredonia, cresciuto nella Lazio (dalle giovanili al 1985), dopo due anni di Juventus è passato alla Roma. Più recente il cambio di casacca di Diego Fuser, che da capitano biancoceleste alzava la Coppa Italia nel 1998 e nel 2001 ha cominciato a giocare (pochissimo) coi rivali di sempre. Di Biagio ha fatto una presenza con la Lazio, il suo esordio in Serie A contro la Juve, prima delle 114 in giallorosso. Il caso più eclatante è quello di Selmosson, l’unico a segnare nel derby della capitale con entrambe le maglie e anche il solo a traslocare direttamente, nel 1958, da una parte all’altra della città. Inutile la protesta in piazza dei laziali, il club in crisi economica non poté rifiutare le migliore offerta della Roma.
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Storie di ex oltre Tevere, riecco Kolarov
Da Bernardini a Manfredonia, passando per Selmosson: tanti i biancocelesti che sono diventati giallorossi
La breve storia dei trasferimenti sull’asse Lazio-Roma (raccontata nel 2014 in un’installazione al Porto Fluviale: tra i "campioni traditori" i vari Siviglia, Di Mauro e Mihajlovic, che hanno fatto il percorso inverso) potrebbe arricchirsi di un nuovo capitolo, perché Kolarov è la pista maggiormente percorribile per la fascia sinistra. L’esterno dal passato biancoceleste (2007-2010) è in scadenza con il City che ha già comprato due terzini quali Walker e Danilo e ha voglia di Italia. Tre settimane fa parlava ancora da laziale, in vacanza al Forte Village dove la sua ex squadra incontrava gli sponsor: "Ho nostalgia di Roma, chissà che un giorno non possa tornare. In caso anche da dirigente, visto che sto invecchiando". Potrebbe spegnere 32 candeline a novembre da terzino giallorosso. Può liberarsi ad un costo basso dal Manchester e Monchi sarebbe pronto ad offrirgli un triennale. Il nodo è l’ingaggio, ma al momento è lui il favorito per la fascia. Più esperto dell’alternativa Barreca, il giovane del Torino su cui il presidente Cairo fa muro: "Non lo vendiamo". Ha chiesto la cessione invece Mahrez, man of the match nell’amichevole del Leicester contro il West Bromwich Albion in Asia: "Facciamo i conti – ha detto Shakespeare – con la situazione, ma non ci sono novità di mercato". Il suo gol però sa di addio e la Roma con l’affondo giusto spera di dargli il benvenuto.
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