«Sì, sono tifoso della Roma ormai lo sanno tutti, ma a parte l'emozione di giocare all'Olimpico una gara del genere, quando l'arbitro fischierà la affronterò come una qualsiasi altra sfida». Parole e musica di Maurizio Stirpe, il presidente del Frosinone, che questa sera dalla tribuna d'onore dell'Olimpico assisterà ad una gara storica per lui e per il club giallazzurro. Una partita importante anche perché arriva in un momento delicato per la squadra di Stellone che secondo il presidente «Non può permettersi di fare calcoli, ma deve solamente dare tutto».
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Stirpe e Stellone: «Ci crediamo»
Il patron del club ciociaro: "Oggi non tifo Roma". L’allenatore: "Dobbiamo essere perfetti"
Sul momento difficile il numero uno del club ciociaro non usa mezzi termini: «Sono amareggiato perché nelle ultime gare non abbiamo giocato più da Frosinone. Fin quando siamo stati il Frosinone abbiamo avuto i nostri risultati, ma sono arrabbiato perché abbiamo smesso di essere noi stessi». C'è bisogno quindi di una scossa ed il presidente fa l'esempio del Carpi: «Hanno ripreso a giocare come sanno fare e ci hanno superato, non ci vuole molto».
Una parola Stirpe ha voluto dedicarla ai tifosi, a chi accusa la società di non impegnarsi per migliorare la situazione: «Un appello lo voglio fare ai nostri supporters: noi non ci siamo risparmiati, abbiamo messo tutto quello che abbiamo per costruire questa squadra e continueremo a farlo. Se qualcuno vuole criticarci per come abbiamo speso i soldi ok, ma non si dica che ci siamo risparmiati. Abbiamo preso Bardi che è un ottimo portiere, stiamo lavorando per Kujovic e siamo molto sereni sull'esito della trattativa». Su Manaj e Longo il presidente fa una battuta: «Ci avessero detto una settimana fa che non si poteva fare avremmo guardato altrove, ora è tardi e Longo resta, con Manaj che andrà altrove».
Il Frosinone stasera avrà in ogni caso un appuntamento importante per dare una svolta alla sua stagione e lo affronterà con lo stesso piglio delle gare con Sassuolo ed Atalanta. Lo ha detto Stellone presentando la gara, una partita in cui la squadra si schiererà col 4-5-1, divenuto ormai il modulo del Frosinone. In porta malgrado Bardi toccherà ancora a Leali, Diakité ancora a riposo con Blanchard e Ajeti centrali, mentre davanti agirà il solo Dionisi supportato da Paganini e Soddimo, a centrocampo senza Gori spazio a Gucher.
«Se nelle prossime 7-8 giornate facciamo 10 punti e gli altri ne fanno 2 rientriamo pienamente in gioco». Queste le parole di Stellone, che all'Olimpico vuole il rilancio: «Dovremo essere perfetti, sotto ogni aspetto: tecnico, mentale e di corsa. Noi dobbiamo correre il doppio». E l'entusiasmo come torna? L'allenatore è certo: «Ci vogliono i risultati, vogliamo cambiare trend e recuperare punti».
(F. Cortina)
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