Semaforo verde in commissione Urbanistica sulla delibera che riconosce il pubblico interesse al progetto del nuovo stadio dell'A.S. Roma, ma con un monito preciso da parte della maggioranza, come riporta Il Tempo. Per sedersi nella conferenza dei servizi decisoria, il sindaco dovrà aspettare che l'Assemblea capitolina verifichi l'inserimento, nel futuro progetto definitivo del club, di tutte le indicazioni e le richieste espresse dall'Aula.
Il Tempo
Stadio, via libera a metà
Ci sarà quindi un secondo voto in Consiglio (dopo quello sul pubblico interesse intorno ai primi di maggio) che peraltro non è previsto dalla legge sugli stadi. È però un passaggio politicamente essenziale per il centrosinistra, che dieci giorni fa in un faccia a faccia con Gualtieri ha messo in fila dubbi e perplessità sorte da una prima analisi del progetto giallorosso e dopo le verifiche dei dipartimenti. In ogni caso il mandato che il sindaco ha affidato all'assessore Maurizio Veloccia, per accelerare il via libera nelle commissioni che tardavano a rilasciare i necessari pareri, per ora ha dato i suoi frutti. Quella di ieri infatti per il delegato all'Urbanistica è stata una giornata campale, con l'intervento in due commissioni di fila (la seconda è stata quella congiunta Ambiente e Mobilità, che però non si è ancora espressa) per spiegare punto per punto quali saranno le integrazioni che il Campidoglio chiederà alla Roma per consentirle di costruire il nuovo stadio a Pietralata, in un'area di proprietà comunale. Aggiunte e precisazioni che saranno riassunte in un maxi emendamento di maggioranza e che, a conti fatti, si sostanziano in lacci, legacci e oneri ulteriori per Trigoria.
Tra i punti fermi condivisi tra consiglieri e giunta c'è l'incremento dei parcheggi (al momento «il numero individuato non è sufficiente», ha detto Veloccia) alla definizione di soluzioni per agevolare l'accesso all'ospedale Pertini, evitando un catastrofico blocco del traffico già oggi intenso, fino alla mitigazione dell'impatto acustico sul quadrante. E al netto di novità, i giallorossi dovranno procedere a proprie spese - ma in favore di Roma Capitale - agli espropri delle ultime particelle private rimaste nell'area. Entro l'inaugurazione dello stadio, poi, dovranno essere già state realizzate le nuove infrastrutture (ponti ciclopedonali, parcheggi e viabilità d'emergenza) e dovrà essere riqualificata la fermata della metro B Quintiliani.
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