In una nota ufficiale del club riapre la questione, c’è voglia di dare alla Lazio un impianto polifunzionale con annessa cittadella per la polisportiva biancoceleste che vanta oltre quaranta sezioni (sono circa 9.000 gli atleti, perlopiù giovani che praticano sport a Roma con l’aquila sul petto): «In seguito delle dichiarazioni del sindaco Virginia Raggi e del rappresentante della Roma, la Lazio prende atto con piacere che sono state superate tutte le remore legate ai vincoli delle sovrintendenze e ai vincoli idrogeologici per la realizzazione dello Stadio della Roma. La Lazio e i suoi innumerevoli tifosi sono fiduciosi e certi che l’intera amministrazione comunale di Roma non creerà discriminazioni tra i cittadini romani in base alla fede calcistica e che il sindaco di Roma Raggi e la sua giunta sicuramente consentiranno di costruire anche per gli appassionati sostenitori dei colori biancocelesti, il proprio stadio, secondo i propri criteri di localizzazione, di efficienza e di qualità dell’impianto, senza ricorrere allo stratagemma dello stadio Flaminio che non ha alcun requisito e condizione oggettiva per essere lo stadio della Lazio. Solo tale iniziativa – la creazione dello stadio della prima squadra della capitale, la Lazio – assevererà la volontà da parte delle istituzioni capitoline di intraprendere un percorso di innovazione in linea con i tempi, che proietti finalmente la nostra città, anche nel settore delle infrastrutture calcistiche, nella dimensione internazionale, così come sottolineato e richiesto dal presidente Uefa, non più tardi di pochi giorni fa».
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Stadio, Lotito va in pressing: «Ora tocca alla Lazio»
Ora il numero uno biancoceleste vuole il suo impianto: "Il club prende atto con piacere che sono state superate tutte le remore legate ai vincoli delle sovrintendenze e ai vincoli idrogeologici per la realizzazione dello Stadio della Roma"
Lotito aspetta la chiamata del sindaco forse già nei prossimi giorni per capire le reali intenzioni della giunta capitolina. Tanti gli scenari possibili anche se le parole del presidente fanno capire che il vero obiettivo è costruire lo stadio sulla Tiberina. Al coro per una «par condicio» immediata con i cugini giallorossi, si unisce il tecnico Simone Inzaghi proprio come era accaduto per Spalletti che aveva lanciato l’hastag #famostostadio: «Sono sicuro che verrà accettato anche il progetto dello stadio della Lazio. Lazio e Roma rappresentano la Capitale, è un obbligo che entrambi i club abbiano lo stadio di proprietà per poter puntare a grandi traguardi». Il direttore della comunicazione Diaconale precisa: «Avere uno stadio nostro è un’aspirazione legittima. A suo tempo Lotito presentò un progetto, vediamo se ci saranno delle modifiche, oppure verrà riproposta la stessa idea. Non credo si possano fare due pesi e due misure, il via libera alla Roma apre a delle possibilità importanti anche per noi». Ma non solo dal mondo Lazio anche tanti politici si sono espressi sull’argomento chiedendo alla Raggi di aprire un tavolo per dare ai biancocelesti la stessa possibilità concessa alla Roma. Comincia l’ex sindaco Alemanno: «Il presidente Lotito, pone all’amministrazione Raggi una giusta e responsabile osservazione. È doveroso offrire un adeguato sostegno al progetto per la costruzione di un nuovo impianto per la Lazio». Anche la Santanchè e Giro (Forza Italia) esprime lo stesso concetto così come due consiglieri regionali di centrodestra Cangemi e Sabatini ribadiscono di «concedere alla Lazio la stessa possibilità perché Roma merita due nuovi stadi». La partita è solo cominciata, Lotito è pronto a giocare le sue carte con la certezza che, per una volta, la vittoria di Pallotta è stata di sicuro una buona notizia.
(L. Salomone)
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