rassegna stampa

Stadio della Roma: Ponte dei Congressi e Roma-Lido, ma solo dal 2022

Nella prossima primavera il provveditorato generale alle Opere pubbliche farà partire il bando di gara

Redazione

L’idea del Comune per tagliare le cubature dello Stadio è quella di cancellare il nuovo svincolo, con relative complanari, sulla autostrada Roma-Fiumicino a Parco de’ Medici, la rimozione del ponte carrabile sul Tevere e della strada che collega il ponte con i parcheggi e poi con l’asse via del Mare/Ostiense. Il valore delle opere in termini di investimento è di 104,1 milioni di euro che, parametrati sulla Superficie Utile Lorda, equivalgono più o meno una torre e mezza. Nel disegno del Comune questo ponte sarebbe inutile perché lo Stato ha già in programma la costruzione del Ponte dei Congressi. Si tratta di un passaggio, posto circa 800 metri prima dello Stadio verso viale Marconi, che unisce la via del Mare/Ostiense con la Roma Fiumicino all’altezza dello svincolo per viale Isacco Newton. Nella prossima primavera, il provveditorato generale alle Opere pubbliche farà partire il bando di gara. Salvo intoppi, il ponte dovrebbe essere terminato nel 2022 al costo di 25 milioni più altri 115 per la sistemazione delle strade di raccordo.

Insomma, il ponte della Roma, pur essendo atteso da 30 anni, sarebbe realizzato solo un paio di chilometri dopo quello dei Congressi e, quindi, divenuto superfluo, può essere cassato. A questo punto, ai tifosi che vogliono recarsi nella nuova «casa» giallorossa rimane, almeno fino a realizzazione del Ponte dei Congressi, solo la via del Mare, allargata e unificata dal Raccordo Anulare allo Stadio. Di fatto, per chi non proviene dal GRA, o si incolonnerà pazientemente da viale Marconi verso Tor di Valle oppure con la Roma-Fiumicino dovrà arrivare fino al Raccordo e uscire, in direzione centro, sulla via del Mare. Anche perché la diramazione metro B tramonta e si andrà verso il co-finanziamento della ristrutturazione della Roma-Lido. Che, però, non sarà operativa prima del 2022: la Regione stima in un quinquennio il tempo necessario per rimettere a posto la linea e portarla alla frequenza di una vera metropolitana. A differenza della delibera Marino, però, che vincolava l’apertura dello Stadio alla realizzazione delle opere pubbliche, ora questo vincolo non sarà possibile apporlo dato che la realizzazione di Ponte dei Congressi e Roma-Lido – non dipendono più da Pallotta.

(F.M.Magliaro)