rassegna stampa

Una splendida cinquina. Ora chiamatela Italia League

La schiera nostrana promossa a pieni voti, difficile augurarsi una serata più felice, tutti hanno risposto presente, più corpose le speranze della conquista del trifeo.

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Stavolta l’inciviltà olandese non paga. Rischio di partita sospesa per razzismo, lunghe pause, la Roma passa nonostante i tanti regali profusi anche in superiorità nunerica, come il pari di Manu subito rimediato da Gervinho.

La tensione esterna accentuata dall’ignobile razzismo delle tribune, l’arbitro minaccia la sospensione, ma nel primo tempo la Roma deve rimpiangere soprattutto le occasioni perdute. Per Totti, pallonetto vincente a portiere battuto, porta mancata per un soffio, poi la base del palo. Olandesi in affanno sul pressing, per Skorupsky un solo intervento, il gol di Ljajic nel recupero è la seconda buona notizia dopo l’abbandono forzato di Kazim. La Roma è l’ultima a lasciare il campo, ma il calcio italiano aveva già gettato le basi per la «manina», cinque su cinque agli ottavi di Europa League, grazie soprattutto al miracolo del Torino, che va addirittura a vincere al San Mames, la schiera nostrana promossa a pieni voti, difficile augurarsi una serata più felice, tutti hanno risposto presente, più corpose le speranze della conquista del trifeo.

Prima serata illuminata dall’impresa della Fiorentina. Il Tottenham, senza Harry Kane, spreca molto, poi i viola si scatenano, Mario Gomez a segno, il raddoppio del mancato romanista Salah. Sembrava tutto facile per l’Inter, presto in superiorità numerica, ma per evitare una beffa del Celtic serve un gol di Guarin a due minuti dalla fine. Comunque un avvio confortante per la schiera italica, a caccia di punti per il ranking europeo.