Una chiusura che sembra un buon inizio. Sarà anticipato, ma va bene comunque. La Roma non ha staccato la spina fino all’ultimo secondo dell’ultima partita stagionale ed è una bella notizia per il futuro, perché è nella mentalità che Spalletti voleva portare il contributo maggiore e sembra esserci riuscito.
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Spalletti: «Qualcuno dovremo venderlo»
«La Roma ha creato una possibilità di mercato per diversi calciatori. Se non vendi Pjanic e Nainggolan, che qui ci stanno volentieri, magari devi toccare qualcun altro. Qualcuno si dovrà cedere, ma a questo ci pensa Sabatini»
A fine gara, però, sarà stato per la tensione scaricata, l’allenatore si è lasciato sorprendere da qualche domanda sul mercato ed è stato estremamente sincero: «La Roma ha creato una possibilità di mercato per diversi calciatori. Se non vendi Pjanic e Nainggolan, che qui ci stanno volentieri, magari devi toccare qualcun altro. Qualcuno si dovrà cedere, ma a questo ci pensa Sabatini. Non si trovano tanti Ds di questo livello, per me è un vantaggio se resta. È un maestro di gatti maculati».
Il tecnico spera in quel colpo di coda che gli permetta di tenere i big nella capitale. Dzeko, invece, è nella lista dei possibili partenti e per lui non si dispera: «Nella Roma uno come Edin serve, è una buona alternativa. Deve far vedere di essere migliore degli altri, attraverso gli allenamenti e in base a come funziona il collettivo si fanno delle scelte». Scelte da cui non resterebbe fuori uno come Higuain: «Se avessi il Pipita lo farei giocare titolare? Che domandaccia... La punta che fa gol e pressa serve sempre». Loda anche Ibrahimovic, che «può stare in qualsiasi squadra, sa fare tutto, però per il suo livello di costi è difficile che torni in Italia».
Non pensa ai rimpianti Spalletti: «Crescono solo le speranze, i ragazzi hanno lavorato nella maniera giusta, nel girone di ritorno abbiamo fatto qualche punticino in più del Napoli, che il secondo posto se l’è meritato e gli si fanno i complimenti. Mi viene un po’ difficile parlare di scudetto, bisogna vedere quale momento si attraverserà, bisogna essere bravi a gestire, a modulare alcuni giocatori, dobbiamo migliorare sotto il profilo del carattere, bisogna essere più cattivi in alcune situazioni. Guardiamo al futuro». Uno sguardo al passato, a conti fatti, lo dà: «Quale gara pareggiata rigiocherei? Tutte».
(E. Menghi)
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