Solo l’Europa

Tutto sull'Europa. Come spesso è accaduto negli ultimi anni la Roma si ritrova come unico obiettivo stagionale l'Europa League. Ma l'aggravante, in questa stagione, è che non c'è né una scelta né un'esigenza. All'alba del 2025 i giallorossi sono lontani in campionato da posizioni di vertice e ora anche fuori dalla Coppa Italia. Come scrive Lorenzo Pes su Il Tempo, uno scenario che rende la coppa europea l'ultima competizione sulla quale provare a puntare. Già a partire dalla doppia sfida al Porto, che non è strutturato come in passato ma ha tradizione e blasone. Dovesse passare il playoff ci sarebbe una tra Lazio e Bilbao. La serata amara di San Siro ha deluso enormemente i tifosi. La Roma era arrivata nelle condizioni ideali per giocarsi una partita cruciale, anche e soprattutto per meriti di Ranieri che ha saputo gestire alla perfezione le energie, ma ha colpevolmente vanificato tutto con una prestazione piena di errori e distrazioni, complici anche alcune scelte discutibili del tecnico. Dopo San Siro, i giallorossi sono attesi da altre tre gare lontano dall'Olimpico. Settimane fitte di impegni dove il tecnico potrà inserire anche i nuovi arrivati. A proposito di mercato, infatti, ieri il club ha presentato la lista Uefa. Tre i cambi previsti nell'elenco, di cui uno obbligato era quello legato al portiere: ce ne devono essere almeno due, e la partenza di Ryan è stata sopperita con Gollini. Sugli altri due nomi l'allenatore ha riflettuto a lungo optando per Nelsson e Rensch. Restano esclusi Salah-Eddine e Gourna-Douath. Al Penzo non ci sarà Manu Koné squalificato e Ranieri dovrà fare i conti con l'impegno infrasettimanale col Porto. Sir Claudio tornerà a parlare oggi in conferenza stampa alle 13 per la prima volta dopo la chiusura del mercato. Anche se ora, il campo, torna a contare molto di più.