rassegna stampa

De Rossi: “Adesso so giocare i derby”

Daniele De Rossi sulla coreografia della curva Sud: "Mi avevano detto che si trattava di una coreografia da 'lacrimuccia'. Non è ruffianeria, ma lasciatemi dire che questa è fra le prime tre emozioni della mia vita".

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"Una partita per me sempre molto pesante, anche se adesso riesco a gestirla meglio". Il De Rossi che si presenta di fronte alle telecamere è un uomo tirato in viso, ancora scosso da quella che per lui non sarà mai una partita come tutte le altre. A renderla ancora più speciale ci ha pensato la curva Sud, immortalandolo tra le bandiere che hanno fatto la storia della Roma: "Mi avevano detto che si trattava di una coreografia da 'lacrimuccia'. Non è ruffianeria, ma lasciatemi dire che questa è fra le prime tre emozioni della mia vita. È stato bello e un po' destabilizzante". Poi è cominciata la partita. "Non credo avessimo iniziato male, poi abbiamo preso un gol in contropiede e uno con un tiro dalla distanza, le loro qualità migliori, ma la reazione è stata da grande squadra - spiega il numero 16 - negli spogliatoi ci siamo guardati, abbiamo parlato, sapevamo che la partita era ancora aperta ma sarebbe stata dura. Quando abbiamo pareggiato ho visto qualcuno di loro un po' bianchiccio... ma è normale". A fare la differenza è ancora lui, Francesco Totti: "Ho pensato a questo quando ho visto la coreografia, sarà passato un minuto da quando l’ho guardata al fischio d’inizio e mi è sembrata una vita. Stare accanto a lui per un’intera carriera a quello che verrà ricordato come il giocatore più grande della storia non è normale. In questa città un po’ strana qualcuno ha provato a raccontare la storia di me e di lui contro, per dare forza alle sue tesi. Ma sono maiali col microfono e restano tali". Più chiaro di così...