Dopo aver incassato il totale dissenso del mondo politico, il candidato Tavecchio perde consensi anche sul fronte economico. La bocciatura questa volta arriva da Sky, motore del calcio italiano. La piattaforma satellitare tiene in vita il sistema calcio con 600 milioni a stagione e anche per questo hanno espresso un parere sulle prossime elezioni Figc. «La candidatura di Carlo Tavecchio non è un segnale incoraggiante - afferma in una nota l’azienda di Murdoch - è necessario un processo di riforma del sistema calcio, indispensabile per accrescere la competitività e il valore del prodotto».
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Sky boccia Tavecchio: al calcio serve altro
Dopo aver incassato il totale dissenso del mondo politico, il candidato Tavecchio perde consensi anche sul fronte economico. La bocciatura questa volta arriva da Sky
L’immagine di Tavecchio dopo la clamorosa autorete delle banane non è più spendibile. «Difficile immaginare che le istanze di cambiamento provengano dalle persone che alla crisi di sistema hanno contribuito - continua la nota di Sky - l'eventualità dell'elezione di Tavecchio, ad oggi il nome che pare riscuotere la maggioranza dei consensi nel sistema Figc, non è un segnale incoraggiante; rappresenta vecchie logiche gestionali, è corresponsabile dell'attuale crisi perché è in Federazione da 30 anni, non è un uomo di sport, ma figlio di una gestione politica dello sport. Tavecchio ha sempre gestito la Lnd e potrebbe non avere le competenze adeguate alla guida di un'industria multinazionale quale il calcio moderno deve essere, e difficilmente potrebbe rappresentare un esempio per le nuove generazioni, anche alla luce delle numerose condanne ricevute per diversi reati tra cui falso in titolo di credito, evasione fiscale e omissione di versamento di ritenute previdenziali». La piattaforma satellitare ha da poco siglato un accordo con la Lega per le prossime tre stagioni, con la Federcalcio c’entra poco o nulla, ma non vuole vedere il prodotto calcio - pagato centinaia di milioni - governato da un personaggio ritenuto inadeguato. Anche Andrea Agnelli ieri ha ribadito il suo pensiero, contrario alla candidatura di Tavecchio, mentre Albertini ha puntato l’indice contro Lotito. «Noto che Lotito è onnipresente alle assemblee, più dei due candidati» scrive in un tweet l’altro candidato.
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