rassegna stampa

Si guarda al futuro con Garcia al timone

Nonostante le polemiche scaturite da evidenti errori comunicativi del tecnico, la Roma è intenzionata a non cambiare guida tecnica

Redazione

Lontani sì, ma al momento soltanto geograficamente. Resta il fatto che l'invito per il meeting romanista organizzato da Pallotta a Londra, non sia arrivato sul telefonino di Rudi Garcia, rimasto a Parigi in attesa di un nuovo volo che nel fine settimana lo riporterà nella capitale. Già, perché nonostante le polemiche scaturite da evidenti errori comunicativi del tecnico, la Roma è intenzionata a non cambiare guida tecnica, concentrandosi più che altro nella gestione degli aspetti extra campo definiti la vera e unica priorità nella programmazione delle prossime stagioni. Con Rudi d'altronde, di parole, discussioni e chiarimenti ne sono già stati registrati parecchi nelle ultime ore. Una telefonata diretta con Pallotta e l'ennesimo pranzo andato in scena martedì a Trigoria dove allo stesso tavolo si sono riuniti tecnico, Sabatini, Baldissoni, Zanzi e il braccio destro del presidente Zecca.

Lo sfogo in conferenza su alcune tematiche «economiche» non legate alle sue competenze è stato sottolineato più volte, ribadendo la posizione di forza da parte della società, libera di poter applicare il potere decisionale in ogni settore e in ogni momento. La richiesta di ottenere maggior «controllo» evidenziata dal francese è stata respinta al mittente con la mancata convocazione sulle rive del Tamigi, dove negli uffici della Raptor sin da subito non era stata ritenuta necessaria la sua presenza. Sicuramente la Roma avrebbe evitato ben volentieri un ulteriore fragore mediatico dopo una stagione complicata, ma una volta scoppiato l'ennesimo «caso», la linea intrapresa non cambierà. Se Rudi non è più convinto allora spetterà a lui fare un passo indietro. Al momento un'ipotesi difficile da immaginare, considerando inoltre che ricucire lo strappo è la soluzione economicamente più vantaggiosa per entrambe le parti. L'unico dubbio da eliminare rimane quello legato agli stimoli, aspetto che lo stesso Pallotta (martedì sera ha trascorso la serata nella City con l'ex giallorosso Franco Baldini) ribadirà faccia a faccia con Garcia quando nel prossimo viaggio a Roma.

Aspettando di chiudere la tappa londinese, Sabatini non perde di vista il mercato dando risalto alle questioni comproprietà e rinnovi: l'appuntamento con Keita è fissato per la prossima settimana mentre si proverà a stringere i tempi con il Cagliari per Nainggolan, che ieri ha ribadito di non voler cambiare aria: «Non sto cercando un altro campionato - ha spiegato il "Ninja" - a Roma sono felice».

Al momento gli unici cambi in vista riguardano il settore sanitario, dove Pallotta ha già comunicato di voler interrompere con un anno di anticipo il rapporto con il dottor Colautti e non rinnovare la fiducia anche all'altro responsabile Sisca.

Il ruolo della supervisione medica sarà affidata a McKean, luminare della muscolatura con un lungo curriculum formato negli Stati Uniti. Per il ruolo diretto in campo e in panchina, la società sta pensando di promuovere Del Vescovo (direttamente dalla Primavera di De Rossi) da affiancare ad un'altra figura italiana. Si cambierà anche a livello di preparazione atletica: insieme al criticato Rongoni, è in bilico anche la posizione di Chinnici (recupero infortunati), mentre è stato confermato in blocco il gruppo dei fisioterapisti. Tra ieri e oggi infatti una parte dei «confermati» ha accolto l'arrivo in Italia del nuovo preparatore atletico Darcy Norman e del «mago dei muscoli» Ed Lippie (che ha già preso casa a Roma), uomini chiave scelti in prima persona da Pallotta.