rassegna stampa

Si decide sullo stadio giallorosso: possibile “congelamento” dell’iter

I tecnici della Regione sembrano decisi: la Conferenza va chiusa e con un «no» al progetto cosi come stato presentato

Redazione

Oggi va (o dovrebbe andare) in scena l'ultimo atto della Conferenza dei Servizi sul progetto di costruzione dello Stadio della Roma a Tor di Valle, cosi come basato sulla delibera di pubblico interesse votata sotto la consiliatura di Ignazio Marino sindaco e ormai sorpassata. Dovrebbe, appunto, perché, ancora una volta, potremmo assistere a un ennesimo penultimo atto. I tecnici della Regione sembrano decisi: la Conferenza va chiusa e con un «no» al progetto cosi come stato presentato. Troppi problemi, a partire dai pareri negativi espressi e ribaditi dalla Città Metropolitana e dal Comune. E poi la Valutazione di Impatto ambientale fatta dalla Regione, che è ugualmente negativa viste infinite prescrizioni e la mancanza della variante urbanistica capitolina. Per i tecnici, saggiamente, meglio chiudere e sbaraccare tutto. Poi, però, potrebbe intervenire la politica: visto che l'ultimo atto formale è quello della delibera di Giunta regionale, che deve recepire le conclusioni della Conferenza di Servizi, quest'ultima potrebbe rimanere in sospeso. Il tempo necessario a capire come andrà a finire la questione dell'apposizione del vincolo architettonico sull'ippodromo di Tor di Valle deciso, a metà febbraio, dalla Soprintendenza alle belle arti.

Occorrono quattro mesi per completare l’iter e, quindi, sapere se il vincolo sarà apposto o meno. Per questo, la Giunta Zingaretti potrebbe aspettare: facendo i conti, i quattro mesi scadranno a metà maggio. E fino a quel momento, pur avendo formalmente chiuso i lavori della Conferenza, mancherà l'atto conclusivo lasciando, di fatto, ancora aperto un mini spiraglio. Nel film «Febbre da Cavallo», ambientato a Tor di Valle, questa sarebbe una «mandrakata» che, però, potrebbe esporre l'intero iter di fronte a potenziali ricorsi al Tar. L'obiettivo sarebbe, mantenendo aperto uno spiraglio, quello di poter presentare istanze all'ultimo secondo per riaprire i giochi senza dover ricominciare tutto da zero. In sintesi: il Comune deve approvare la nuova delibera di pubblico interesse in Consiglio e la Roma presentare il nuovo progetto definitivo. Le possibilità che questo avvenga in tempi così ristretti sono praticamente pari a zero. Ma questo e il modo in cui la Regione cerca di agevolare in ogni modo l’iter. E di evitare di passare per l'ente che, alla fine, boccia lo Stadio, lasciando il palcoscenico mediatico ai 5Stelle.

(F.M.Magliaro)