Dzeko ha accusato un fastidio muscolare nella rifinitura, è rimasto comunque in ritiro ma alla lista dei convocati è stato aggiunto il baby Celar e oggi il bosniaco, se non supererà il provino, rischia di finire in tribuna contro il Real, scrive "Il Tempo". I giallorossi si aggrappano all'Olimpico di nuovo sold out come nelle notti magiche di Champions dello scorso anno.
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Serve una Roma Real. Ma senza Dzeko
Oltre a ragioni tattiche, il possibile ritorno alla difesa a tre, che funzionò lo scorso anno col Barcellona, è una soluzione dettata dall'emergenza
C'è anche la possibilità di scendere in campo già qualificati agli ottavi: alle 18.55 italiane si gioca Cska Mosca-Viktoria Plzen, se i russi non dovessero vincere i primi due posti del girone sarebbero assegnati a Roma e Real Madrid. Uno spareggio per il primo posto, insomma, e niente più. In fondo, la pressione è solo per Di Francesco, tornato sul patibolo dopo la ricaduta della Dacia Arena. "Ho sempre sentito grande fiducia - giura lui - da parte della società. E' chiaro che so come funziona il calcio, ma io sono lo stesso allenatore che ha portato questa squadra ad essere aggressiva e cattiva nella metà camp avversaria. A volte manchiamo in questo, evidentemente anche io devo raddoppiare gli sforzi. Ma l'esame di coscienza me lo faccio tutti i giorni". Per vincere oggi bisogna tirar fuori un'altra impresa in stile Barcellona, quello che servirebbe per rianimare la squadra e un ambiente depressi. "Sarà una partita ad armi pari - assicura il tecnico, ma prima di sapere che Dzeko probabilmente non ci sarà - anche se giochiamo contro i campioni d'Europa. Abbiamo una buona classifica in Champions e possiamo renderla ottima con una grande prestazione". Poi un appello alla gente: "Verranno in 65mila alto stadio, se sono arrabbiati hanno ragione, lo siamo anche noi. Ma se un tifoso mi parla di formazione o di scelte mi incavolo, la gente da noi deve pretendere impegno e serietà".
Di Francesco non dà indicazioni ma sembra annunciare una sorpresa nell'assetto: "Certe partite ti fanno pensare, non ho ancora deciso niente, nemmeno il modulo: se giocherò a 3, 4 0 5 non lo so". Oltre a ragioni tattiche, il possibile ritorno alla difesa a tre, che funzionò lo scorso anno col Barcellona, è una soluzione dettata dall'emergenza: recuperati solo Olsen e Manolas (ma il greco non è al meglio), restano fuori De Rossi, Perotti e Pastore, il tecnico ha gli uomini contati e deve puntare ancora sulla coppia Nzonzi-Cristante in mezzo e su Schick al centro dell'attacco.
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