Senza aiuti dal Barcellona, che comunque ferma sul pari il Bayer, la Roma passa agli ottavi. Che cosa possa fare nel cammino futuro non è facile prevedere, anche se le premesse sono più che allarmanti. Una squadra lenta, involuta, per la maggior parte della gara in balia dei bielorussi, superiori nella manovra e spesso pericolosi, tanto che l’eroe della serata diventa Szczesny, quasi un miracolo la parata che lascia inviolata la sua porta e nega al Bate un successo che gli ospiti avrebbero meritato.
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Se si gioca così male non si farà strada in Europa
Il momento negativo dei giallorossi riceve puntuale conferma in una gara che avrebbe dovuto essere una passeggiata e che invece si è rivelata una continua sofferenza
Ma il momento negativo dei giallorossi riceve puntuale conferma in una gara che avrebbe dovuto essere una passeggiata e che invece si è rivelata una continua sofferenza. Anche per i romanisti almeno un paio di occasioni nitide, ma Dzeko e Florenzi le hanno vanificate. Il pari bianco finale, per altro, è perfino premio eccessivo per il poco che la squadra di casa ha saputo produrre, meritandosi i fischi dell’Olimpico, comunque semideserto. Neanche i venti minuti finali di Salah sono serviti per una vittoria che comunque non avrebbe modificato la classifica del girone, pure se i sei punti raccolti non sono un segnale incoraggiante.
Non ci sono palpiti in questo ultimo turno dell’Europa minore. Già promosse Napoli e Lazio, alla Fiorentina serve un punto, in casa contro il Belenenses: facile prevedere un approdo in massa tra le trentadue formazioni che tra due mesi inizieranno la maratona a eliminazione diretta, auspicabile un sorteggio non troppo arcigno per le italiane. Certo che lo sviluppo dell’Europa League sarà comunque problematico, scomodo giocare di giovedì, con la prospettiva di trasferte lunghe e scomode e pesanti riflessi negativi sul successivo turno di campionato.
Per ora il nostro ranking ha comunque raccolto cospicui guadagni, peccato siano stati modesti quelli della Champions.
(G.Giubilo)
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