Stavolta ha dovuto difendere se stesso per tornare ad attaccare in campo, e ha vinto. Gonzalo Higuain ha ottenuto lo sconto di una giornata sulle 4 inizialmente comminate dal giudice sportivo Tosel e tornerà quindi a disposizione del Napoli giusto in tempo per lo scontro diretti dell’Olimpico contro la Roma. Il Pipita era stato squalificato in seguito all’espulsione nella gara dello scorso 3 aprile con l’Udinese, con annesso comportamento ingiurioso nei confronti del direttore di gara Irrati. La Corte d’Appello ha parzialmente accolto il ricorso della società partenopea, che sperava in realtà di ricevere un verdetto ancor più positivo e di vedere la pena dimezzata. Si è dovuta accontentare dello sconto minimo, l’argentino salterà Inter e Bologna (e pagherà l’ammenda di 20 mila euro), ma sarà a disposizione di Sarri per la trasferta romana. Tanto basta per far sorridere l’allenatore e il presidente De Laurentiis, che ha accompagnato il calciatore e ha voluto intervenire nel dibattimento davanti ai giudici.
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Sconto Higuain. Ci sarà all’Olimpico
Ridotta di un turno la squalifica del Pipita che giocherà con la Roma. La sfida per il secondo posto del 25 aprile vedrà il Napoli al completo
Dopo il patron azzurro, è toccato all’avvocato Mattia Grassani, che in serata si è detto «moderatamente soddisfatto: è stato fatto un passo avanti verso la verità, non due. Ancora una volta la sacralità degli arbitri è risultata intangibile». Concetto ribadito dal comunicato del Napoli: «È mancato il coraggio di fare chiarezza». Nell’udienza Grassani ha spinto molto sull’interpretazione del «vergognoso» pronunciato da Higuain, derubricato da «condotta ingiuriosa» ad «atteggiamento irrispettoso». Il termine sarebbe stato infatti utilizzato a commento della situazione e non per insultare il direttore di gara. Sfumature di significato su cui si è basato, tra le altre cose, il corposo ricorso del club azzurro, contenente stralci di filmati televisivi e fotogrammi in sequenza. I partenopei hanno puntato poi sull’assenza di violenza nel tocco del Pipita raccontato dall’arbitro nel referto come «una lieve spinta che non arrecava dolore fisico».
Un gesto istintivo per difendersi e non per attaccare. Higuain si è messo le mani sul petto, stavolta sul suo, davanti alla Corte d’Appello presieduta da Gerardo Mastrandrea, giurando di essere un ragazzo perbene, con la fedina praticamente pulita: «Ho sempre rispettato le regole nella mia vita. Trovo la sanzione di 4 giornate ingiusta e pesante, non volevo insultare nessuno. Prima di Udinese-Napoli ho giocato 430 partite da professionista e sono stato espulso per somma di ammonizioni una sola volta, quando giocavo nel Real Madrid». I 10 minuti di faccia a faccia con i giudici sono stati il piatto forte, il jolly con cui i partenopei speravano di ricevere la «grazia». Alla fine loro hanno esultato, Juventus e Roma un po’ meno. Se i bianconeri hanno il destino nei loro piedi, un calendario più agevole e 6 punti di vantaggio in classifica, i giallorossi ne hanno 6 di meno e devono concentrare le loro speranze di rimonta nell’Inter che stasera ospita il Napoli a San Siro. Un passo falso dei partenopei potrebbe rendere il match dell’Olimpico più affascinante, anche se prima della sfida tra seconda e terza della Serie A ci sarà un altro turno insidioso con la Roma impegnata col Torino e il Napoli con il Bologna capace di fermare sull’1-1 proprio i giallorossi. L’attacco azzurro verrà affidato a Gabbiadini, che pure ha dimostrato nella prima partita senza Higuain, contro il Verona, di essere un rimpiazzo di lusso: gol e ottima prestazione per lui. Va detto anche che quando l’argentino non c’era, ed è successo solo 4 volte quest’anno (3 in Europa League), gli azzurri hanno sempre vinto. Visto che i «se» nel calcio servono a poco, meglio badare ai fatti: Roma-Napoli si giocherà ad armi pari, con quell’Higuain che all’andata era stato neutralizzato da Rudiger e non da una squalifica più o meno giusta.
(E. Menghi)
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