rassegna stampa

Scanner facciale per entrare allo stadio

All’Olimpico restano le barriere. Nuovi controlli «hi-tech» ai tornelli. Strade chiuse alle auto: parcheggi a piazzale Clodio e all’Auditorium

Redazione

Non c’è pace per i tifosi di Roma e Lazio. Lo scorso anno le curve dello stadio Olimpico sono rimaste desolantemente vuote a causa dell’introduzione della tanto discusse barriere di sicurezza. E quest’anno la situazione potrebbe addirittura peggiorare. Perché non solo le barriere resteranno al loro posto (escluso qualsiasi intervento in tal senso), ma perché il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica riunito ieri dal prefetto di Roma, Paola Basilone, ha pensato di introdurre alcune importanti novità per «consentire lo svolgimento in piena sicurezza della stagione calcistica 2016-2017».

La prima riguarda i cosiddetti «scanner biometrici». In realtà non si tratta di una vera e propria novità. I tornelli d’ingresso, infatti, sono già dotati di telecamere che riprendono tutti coloro che entrano allo stadio. D’ora in poi, però, verranno attrezzate con un software per il riconoscimento biometrico.

Il tifoso passerà come sempre ma la telecamera rileverà alcune caratteristiche come la distanza fra gli occhi o la distribuzione sul viso di bocca, occhi e naso. I dati verranno trattenuti per l’intera gara. In caso di scontri le immagini girate all’interno dell’Olimpico verranno immediatamente confrontate con questi database. E questo consentirà alle forze dell’ordine di identificare in tempi celeri i responsabili.

Insomma, a ben vedere, per i tifosi cambierà poco. E comunque, almeno per i sostenitori giallorossi, gli scanner facciali sono una vecchia idea che torna d’attualità. Infatti nel 2013, parlando del nuovo stadio della Roma, il presidente James Pallotta disse chiaramente che sarebbero state introdotte «tecnologie come il riconoscimento facciale che permetteranno di riconoscere i personaggi cattivi e di non farli entrare».

Ma gli interventi esaminati dal Comitato non finiscono qui. Anzi, con tutta probabilità, sarà un’altra la cosa che manderà su tutte le furie i tifosi. Ultras e non. In via sperimentale verranno infatti create due aree di parcheggio in cui gli spettatori dovranno obbligatoriamente lasciare le proprie vetture. Basta sosta selvaggia sul Lungotevere o nelle immediate vicinanze dello stadio. Basta doppie o triple file. Chi vuole raggiungere l’Olimpico dovrà posteggiare o nell’area di Piazzale Clodio o in Viale della XVII Olimpiade, accanto all’Auditorium, per poi percorrere a piedi (non ci saranno navette ndr) quasi due chilometri.

Sì, avete letto bene. Gli steward saranno incaricati di organizzare e orientare i flussi di tifosi. La polizia locale di Roma Capitale si occuperà dei parcheggiatori abusivi e di eventuali trasgressori. Ci saranno ovviamente categorie speciali che potranno comunque raggiungere l’Olimpico mentre verrà consentita la sosta ai motorini nelle immediate adiacenze dello stadio.

Come reagirà il tifo, organizzato e non, a questi ulteriori cambiamenti? Qualcuno scommette che già in occasione della prima giornata di Campionato, Roma-Udinese sabato 20 agosto alle 18, il caos regnerà sovrano. Difficilmente tutti rinunceranno di buon grado alla possibilità di lasciare la macchina dove capita.

Di certo c’è che la curva giallorossa continuerà, almeno per ora, a protestare contro le barriere e lascerà gli spalti vuoti. Diversa la posizione degli ultras laziali che, al contrario, torneranno allo stadio. Una scelta che sembra aver creato qualche crepa nel muro «avversario». E il 4 dicembre è in programma il derby.

(P. Dani)