rassegna stampa

«Io romanista ma stella con la Juve»

Angelo Di Livio contestato dai suoi ex tifosi: «Non ho mai nascosto la mia fede romanista, questo voglio riconfermarlo, però ho sempre portato rispetto, stima e gratitudine per una società che mi ha valorizzato e mi ha fatto diventare giocatore»

Redazione

«Togliete la stella con il nome di Di Livio dallo Juventus Stadium». Sono arrivati a chiedere questo i tifosi bianconerioffesi da una frase pro-Roma che l’ex centrocampista giura di non aver mai pronunciato.

Non è certo un mistero la fede giallorossa del romano che a Trigoria ha giocato nelle giovanili che poi ha allenato e dove ora c’è il figlio Lorenzo, ma l’indimenticato «Soldatino» di Lippi non può essere considerato un anti-juventino. Il soprannome glielo diede Roberto Baggio, l’allora compagno di squadra: lui c’è tra le 50 stelle dello Stadium e sono tutti d'accordo sul fatto che ne sia degno. Perché Di Livio non lo sarebbe più? «Perché, purtroppo, è stata riportata male una frase - spiega l’ex calciatore - ho detto: "Se la Roma batte la Juve si riapre il campionato", ma ci hanno giocato sopra, è diventato "se battiamo la Juve" ed è successo un casino. Non ho mai nascosto la mia fede romanista, questo voglio riconfermarlo, però ho sempre portato rispetto, stima e gratitudine per una società che mi ha valorizzato e mi ha fatto diventare giocatore».

Di Livio se la prende con chi ha riportato la frase incriminata: «Questa nuova generazione si permette di scrivere cose sbagliate, ma la mia coscienza è a posto: la stella l'ho meritata per quello che ho fatto in campo e per l’attaccamento alla maglia».

Nessuna telefonata dalla Juve, che non sembra affatto intenzionata ad ascoltare l’appello dei tifosi più permalosi: «La famiglia Agnelli mi conosce molto bene, sono una persona seria e ci tengo a tutta la mia carriera». A difenderlo ci pensa Boniek, romanista a cui è stata tolta la stella (e riassegnata a Davids): «Di Livio è una persona per bene - ha detto a tuttomercatoweb – tra le stelle c’è chi non ha mai vinto una Coppa o è stato squalificato per doping. Che c'è di male se Angelo tifa Roma?». Non è per fede che sono stati scelti i 50 dello Stadium. Di Livio ha festeggiato tre scudetti da calciatore in bianconero (e una Champions), quest’anno non potrà esultare da tifoso romanista: «Prima di Roma-Juve si poteva riaprire il campionato, ormai è finita».