rassegna stampa

Roma, troppi infortuni

(Il Tempo – A. Austini; E. Menghi) Nel campionato degli infortuni vince chi fa meno punti. E anche in questa speciale «classifica» la Juventus guarda la Roma dall’alto.

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(Il Tempo - A. Austini; E. Menghi) Nel campionato degli infortuni vince chi fa meno punti. E anche in questa speciale «classifica» la Juventus guarda la Roma dall’alto.

Sono 12 i giocatori bianconeri (escluso il desaparecido Pepe) che hanno saltato almeno una convocazione per problemi fisici, contro i 18 giallorossi passati nell’infermeria di Trigoria, compresi quelli andati via a gennaio e Bastos sbarcato co un braccio bloccato. Il totale delle assenze juventine al momento dice 74 partite (ieri Llorente e Marchisio ko), cinque in meno di quelle sommate da Garcia. Numeri quasi equivalenti, ma la squadra di Conte ha giocato finora 9 partite ufficiali in più rispetto alla Roma. Un altro paragone si può fare con la Lazio, che è scesa in campo 38 volte rispetto alle 30 dei giallorossi ma ha messo insieme una valanga di infortuni: 22 giocatori coinvolti e 127 assenze, non contando Alfaro e Postiga mai disponibili. Un’enormità.

Insomma a Vinovo sono stati bravi. Ma anche fortunati. Andando nello specifico, si scopre ad esempio che gli stop muscolari accusati dalla Juve sono appena 7, per la Roma uno in più: 8 su 21 infortuni complessivi, due dei quali subiti dal solo Maicon ai flessori e altrettanti da Totti al tendine e al gluteo. Un recupero lungo è toccato a Dodò – lesione di secondo grado ai flessori e 4 gare viste dalla tribuna – mentre Gervinho col flessore ko ne ha saltate tre, Torosidis si è fermato per l’adduttore e Caprari per un fastidio alla coscia.

In tutti gli altri casi incide molto la casualità: i cosiddetti «infortuni traumatici» hanno fatto la differenza. L’ultimo maledetto esempio al San Paolo, con la rottura di crociato e menischi di Strootman causata da una distorsione. L’olandese era stato uno dei più presenti, al contrario di Destro e Totti che contano rispettivamente 12 e 10 assenze. Nel caso del centravanti si tratta della coda di problemi al ginocchio nati la scorsa stagione e risolti a dicembre, un caso particolare come quello di Balzaretti fermo ormai da novembre per la pubalgia e fuori già 18 volte. Neppure l’operazione effettuata in America ha eliminato il dolore: ieri il terzino è tornato ad allenarsi in campo, ma non sa quando guarirà. Se la sua situazione e quella di Destro chiamano in causa i vari medici e fisioterapisti (interni ed esterni) che si sono occupati di loro, la gestione di De Rossi soddisfa la società: nonostante un fastidioso problema all’alluce non ha saltato una partita per infortunio.

Strano ma vero, anche Pjanic, alle prese con un ginocchio «capriccioso», è stato fra i più presenti: solo un forfait in Coppa Italia con la Samp, oltre a qualche panchina «preventiva». Detto questo, a fine stagione è prevista una mini-rivoluzione del settore medico di Trigoria dopo le dimissioni presentate a settembre dal responsabile Gemignani. «Con i problemi fisici non siamo stati fortunati – l’analisi di De Sanctis ieri – vorrà dire che il prossimo anno staremo più attenti. Dispiace per Strootman ma la Roma riesce a giocare indipendentemente dagli interpreti». Vero, però se ci fosse stato qualcuno «sano» in più forse la Juve non sarebbe così lontana.