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La Roma non ingrana. E la beffa atroce di Marassi nel recupero di una domenica non certo fortunata lascia i giallorossi fermi a soli tre punti dopo le prime quattro gare di campionato, uno in meno rispetto alla passata stagione quando la partenza fu choc, scrive Lorenzo Pes su Il Tempo. E per trovare un inizio peggiore bisogna tornare addirittura a quattordici anni fa. Non basta il primo gol di Dovbyk per regalare una giola a De Rossi (espulso durante il match) che ora ha l'obbligo di fare filotto nelle prossime tre partite prima della sosta contro Udinese, Venezia e Monza (due di queste all'Olimpico) per sperare di risalire la classifica che oggi è inguardabile. Il colpo di testa di De Winter al minuto 96 strozza in gola l'urlo dei romanisti ancora a secco di vittorie in stagione.
Il primo tempo è tutto di marca giallorossa, e il vantaggio di una sola rete all'intervallo sta davvero stretto, anche perché dopo dodici minuti ecco l'episodio che può cambiare il match ma che arbitro e Var ignorano. Combinazione di rara bellezza tra Dybala e Duvbyk, con l'argentino servito solo davanti a Gollini ma fermato da De Winter che colpisce prima l'attaccante poi il pallone. Giua non interviene poiché dubbioso, ma dalla sala Var tutto tace. Una svista decisiva e penalizzante, ma per la dirigenza della Roma evidentemente va bene così.
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