Un fulmine a ciel sereno. A Roma non si fa in tempo a sognare che il destino crudele torna ad accanirsi su questa squadra, a prescindere da proprietà, allenatori, giocatori, scrive Alessandro Austini su Il Tempo.
Il Tempo
Roma sotto choc
Si è rotto Wijnaldum, nel vero senso della parola. Frattura alla tibia destra durante l’allenamento di rifinitura per la gara di oggi con la Cremonese. Una tranvata che si è materializzata su Trigoria intorno alle 19.30 ed è stata resa pubblica dopo due ore. Riempiendo all’improvviso di tristezza un ambiente che si stava abituando finalmente alla gioia.
L’olandese si è fatto male durante la partitella, fatale uno scontro di gioco con Felix, in quello che potrebbe essere stato l’ultimo allenamento del ghanese con la Roma, vista la trattativa avanzata con la Cremonese. La beffa nella beffa. Si è capito subito che era successo qualcosa di grave, i medici hanno visitato il ragazzo e poi lo hanno accompagnato a Villa Stuart dove è emersa la diagnosi impietosa. Il rischio è che Wijnaldum debba fermarsi per sei mesi, a questo punto resta da valutare se dovrà operarsi o potrà guarire con una terapia conservativa.
Pinto e Mourinho devono ragionare su un piano di emergenza. Non solo Belotti, quindi, ma prendere un altro centrocampista è una opportunità da valutare.
Assai complesso pensare a Frattesi, per il quale il Sassuolo chiede troppi soldi, a logica si potrebbe valutare un profilo alla Lukic o alla Bakayoko.
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