rassegna stampa

Roma schiacciata ma in corsa

I giallorossi «limitano» i danni a Monaco: tutti dietro e il Bayern vince 2-0 Il City crolla col Cska. La qualificazione si decide nelle ultime due gare

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Nel calcio, come in molti altri sport, ci sono l e categorie: ecco, il Bayern Monaco in questo momento è di un’altra categoria rispetto alla Roma di Garcia. Impaurita, impacciata, a tratti imbarazzante, la squadra giallorossa rimedia un’altra sconfitta contro i campioni del mondo tedeschi che sembrano giocare un altro sport.

Sempre primi sul pallone, padroni del campo, dominano la gara dall’inizio alla fine: e finisce «solo» 2-0 perché Garcia ha fatto tesoro della la lezione dell’andata e si è presentato a Monaco con tutt’altro atteggiamento rispetto al naufragio di quindici giorni fa.

Il messaggio del francese era stato chiaro per i suoi. Limitare i danni e non buttar via uomini ed energie in vista della partita che la Roma non può permettersi di sbagliare: quella di domenica sera all’Olimpico contro il Torino. Perché era chiaro, dopo il 7-1 dell’andata, che non fosse quella dell’Allianz Arena la gara della svolta per i giallorossi ma quella a Manchester tra City e Cska Mosca. E proprio da lì arrivano le buone notizie per Garcia & Co., visto che il successo dei russi tiene i giallorossi al secondo posto nella classifica del Girone E proprio in condominio con la squadra che fornisce a Capello il settanta per cento dei giocatori della nazionale. Con gli inglesi che finiscono l agara in nove e perdono probabilmente Yaya Toure anche per l’ultima sfida all’Olimpico contro la Roma.

Sul campo dell’Allianz un copione per certi versi prevedibile già all’annuncio delle formazioni. Roma molto coperta con un insolito 4-4-2 «difensivo» (Florenzi spostato indietro sulla linea mediana con i soli Destro e Iturbe davanti) e molti titolari lasciati in panchina proprio per l’imminente sfida di campionato. Senza De Sanctis, Totti, Pjanic e Gervinho il tecnico francese non ha solo rinunciato a tanta qualità, ma anche ammesso di avere di fronte una squadra più forte e fatto quindi una scelta per questa partita: riportare a casa la pelle.

Anche Guardiola, suo malgrado, è stato costretto a rinunciare a qualcosa. Fuori Robben che aveva smontato la Roma nella partita d’andata, così come Muller: ma la differenza si è vista solo in parte. Il Bayern è troppo più forte e in questo momento è probabilmente la squadra più difficile da incontrare in Europa. E poco ha potuto Garcia con i suoi cambi, anche se l’ingresso di Gervinho nel finale (dentro per Iturbe), ha dato sicuramente più verve all’attacco giallorosso respinto da un Neuer ancora una volta decisivo quando è servito. La squadra di Guardiola è più completa in tutte le zone del campo, più abituata a giocare partite di questo tipo e ha un tasso tecnico, rispetto a questa Roma, decisamente superiore.

Il bilancio resta comunque invariato: quarta sconfitta nelle ultime otto gare e terza tyrasferta di fila senza segnare. Qualcosa vorrà pur dire. In Champions i tedeschi si qualificano da primi del girone con due gare d’anticipo, dietro tutto è possibile. Decisive saranno le ultime due partite che arriveranno però dopo la sosta del campionato (la prima la Roma la giocherà martedì 25 alle ore 18 italiane a Mosca) e per quella data Garcia dovrebbe poter recuperare qualche pezzo pesante. Sarà il momento di fare la differenza per passare il turno e continuare a sognare nell’Europa che conta. La Roma resta in corsa e adesso c’è il Torino: la partita della verità.