(Il Tempo - A.Austini) Giorni di saluti, qualcuno voluto, altri forzati, nell’insieme una manna dal cielo per il bilancio. La Roma ha salutato per sempre Burdisso, si appresta a fare lo stesso oggi con Borriello e punta a ripetersi presto con Marquinho. Aspettando un botto finali in entrata a chiudere lo scoppiettante gennaio di Sabatini & Co.
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Roma, saldi invernali
(Il Tempo – A.Austini) Giorni di saluti, qualcuno voluto, altri forzati, nell’insieme una manna dal cielo per il bilancio.
Dopo Burdisso al Genoa, ieri svolta a sorpresa: dopo un tira e molla lungo settimane, in serata Borriello (con la mediazione dell’agente Bozzo) si è convinto ad andare a Londra fino a giugno, destinazione West Ham. Lo scambio di documenti è già partito, oggi verranno firmati gli ultimi e l’attaccante dovrebbe salire in giornata sull’aereo che lo porterà Oltremanica. Preziosi ci ha provato fino all’ultimo a riportarlo a Genova insieme a Burdisso ma deve arrendersi.
Tecnicamente si tratta di un prestito «secco», con la Roma che dovrà anche pagare una minima parte del suo ingaggio monstre da 7 milioni lordi all’anno. Borriello la vede come un’occasione di crescita personale e professionale, l’unico modo di giocarsi le (minime) chance di andare al Mondiale. Poi, vada come vada, non intende tornare alla Roma dove lo aspetta comunque un altro anno di contratto: per il centravanti si è aperta la prospettiva del Monaco, con Ranieri pronto ad accoglierlo la prossima stagione nonostante i «venticinquemila gol» che gli aveva rinfacciato Borriello dopo una panchina sgradita nella Capitale.
L’altra cessione praticamente definita è quella di Marquinho al Verona: le società si sono accordate su un prestito gratuito fino a giugno con riscatto della metà fissato a 1,8 milioni. Il brasiliano preferisce la soluzione Hellas al Genoa (nonostante Burdisso abbia tentato di convincerlo a partire insieme a lui) ma si è presto qualche giorno di tempo per decidere. L’operazione, se va in porto, può essere un «anticipo» per Iturbe in ottica prossima estate.
Ora la priorità dei dirigenti è il rinnovo di Pjanic: le parti sono vicine alla firma di un nuovo quadriennale, che consentirà al giocatore e alla società di valutare con più calma il futuro: Psg e Barcellona intendono tornare alla carica.
Per l’immediato l’urgenza è invece l’acquisto di un centrale difensivo. Ieri a Milano Sabatini si è visto sbattere la porta in faccia dal Parma per Paletta: l’incontro tra un intermediario e i dirigenti emiliani non è andato a buon fine. L’argentino dovrebbe restare alla corte di Donadoni sino al termine del campionato, anche perché la valutazione data dal Parma - 7 milioni - è troppo alta. Sabatini ha incontrato invece gli agenti di Heitinga che continuano a offrire il centrale in scadenza di contratto con l’Everton: la Roma, non convintissima, ha rinviato il discorso ai prossimi giorni, certa di poter eventualmente chiudere in poche ore. Piace di più il brasiliano Toloi del San Paolo, classe ’90, ma non è ancora riuscito ad ottenere il passaporto italiano. Al lavoro per la Roma sul mercato brasiliano c’è sempre il procuratore Calenda, che ha già portato a Trigoria Dodò, Marquinho, Marquinhos e Maicon: ieri si è aggiornato con Sabatini.
Il lavoro del diesse prosegue ininterrotto: a giugno potrebbe arrivare dal Fenerbahce a parametro zero il nazionale turco Caner Erkin, un esterno sinistro utilizzabile sia a centrocampo che in difesa, ma con caratteristiche diverse rispetto a Bastos. Un terzino puro, invece, è bloccato da tempo: Abner del Coritiba, che deve però dimostrare di essere guarito dal grave infortunio al ginocchio.
Paredes è già arrivato e dovrebbe giocare nel Chievo fino a giugno (scavalcata la Samp), per Sanabria va ancora trovato l’accordo definitivo con il Barcellona e decisa la squadra dove «parcheggiarlo». Effervescente anche il mercato minore. Definiti i prestiti al Pescara di Caprari e del portiere Svedkauskas, rientrato dalla Paganese, mentre di passaggio tornano alla Roma Piscitella, Frascatore e Viviani, questi ultimi due cercati da Juve Stabia e Latina
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