Dalla delusione con il Belgio alla nuova sfida con la Roma. Ammesso che vengano rispettati i patti. Ieri mattina a Trigoria si è rivisto Radja Nainggolan, reduce dalla cocente eliminazione all’Europeo e di passaggio qualche giorno nella Capitale prima di concedersi una meritata vacanza.
rassegna stampa
Roma, Nainggolan resta con l’aumento
Il Ninja a colloquio con la Roma: niente Chelsea, a settembre rinnova Intanto il club stringe per Zabaleta, Juan Jesus e Nacho. Caceres in stand by
Dopo aver firmato autografi all’esterno del centro sportivo con la disponibilità che lo contraddistingue, Nainggolan ha incontrato dentro il centro sportivo Sabatini e Baldissoni in compagnia del procuratore Beltrami.
Ribadita da parte della Roma la parola «fine» sulla trattativa con il Chelsea, il Ninja da parte sua ha rinnovato la richiesta di un adeguamento contrattuale: ora guadagna quasi 4 milioni di euro inclusi i premi, gli inglesi gliene hanno offerti 6, Radja ne vuole almeno 5 per continuare senza rimpianti il suo matrimonio con la Roma, allungando la scadenza del suo contratto di un anno fino al 2021. La società gli ha confermato la disponibilità a trattare, rinviando però la trattativa con Beltrami a settembre quando il mercato sarà finito e il nuovo monte ingaggi ormai delineato: solo a quel punto i dirigenti saranno in grado di formulare un’offerta a Nainggolan. «L’incontro è andato bene - ha spiegato il belga uscendo da Trigoria - se resto a Roma? Sì».
Detto che in fila per i rinnovi ci sono anche Manolas e Strootman, ora Sabatini è concentrato su acquisti e cessioni. Ieri ha accolto Mario Rui (3 milioni di prestito oneroso più 6 di riscatto obbligato, al giocatore quinquennale da circa 1.2 milioni netti premi inclusi) e Alisson (costo dell’operazione 8 milioni compresi i diritti delle «terze parti» e contratto fino al 2021 a 1.5 milioni circa per il portiere), nel frattempo ha cercato di chiudere la questione Ljajic.
Il serbo è in Spagna, pronto a sostenere le viste mediche con il Celta Vigo, ma il Torino non si è del tutto arreso. La Roma, che aveva concordato con i granata un’operazione da 9 milioni complessivi compreso il prestito di Iago Falque, tifa per Mihajlovic visto che dagli spagnoli otterrebbe una cifra inferiore. Ma la mossa di Ljajic lascia pensare che ormai la sua destinazione sia la Liga. In ogni caso il serbo non si presenterà al raduno di oggi, idem Iago Falque pronto comunque a trasferirsi al Torino o a scegliersi un’altra squadra in Spagna.
A Trigoria si vedrà invece Sanabria, nonostante la trattativa col Betis Siviglia sia a buon punto: gli spagnoli valutano l’attaccante 10 milioni e vogliono acquistarlo con l’aiuto di un fondo, la Roma è pronta ad abbassare la richiesta di 15 milioni ottenendo un diritto di riacquisto per il paraguaiano. In ritiro ci saranno anche Paredes, ambito da Zenit, Milan e non solo, ed Emerson Palmieri: rinnovato il prestito col Santos, con obbligo di riscatto a circa 2 milioni di euro.
Sistemata la fascia sinistra (preso anche lo svincolato Seck), adesso vanno rafforzati l’altra corsia e il pacchetto dei centrali. Sabatini ha in pugno Caceres ma non si decide a convocarlo per le firme visto che l’uruguaiano, secondo gli ultimi test medici, non sarà pronto prima di ottobre. Zabaleta darà una risposta definitiva nelle prossime ore, mentre fra i centrali trattati restano in lizza Juan Jesus e Nacho.
Saluta Castan: ieri ha svolto le visite per la Samp a Villa Stuart. De Sanctis vorrebbe restare ma se torna Szczesny non c’è spazio, a differenza di Lobont che ha rinnovato e ieri ha «sfiorato» Mario Rui a Ciampino.
(A. Austini)
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