rassegna stampa

Roma in missione Champions

Domani a Mosca per passare il turno in Champions League e ottenere i soldi utili al mercato Garcia mai tra i primi 16 d’Europa, Pallotta chiede il salto di qualità

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Otto gradi sotto zero la temperatura minima ma senza neve, uno stadio deserto. Condizioni insolite per una serata che sposterà, in un verso o nell’altro, la stagione della Roma.

MOSCA - I giallorossi sono arrivati a Mosca ieri, per abituarsi al clima gelido e non farsi trovare impreparati domani, quando alle 18 italiane (le 20 in Russia) sfideranno il Cska nella penultima gara del girone di Champions. Con tre punti la pratica degli ottavi potrebbe essere già chiusa: basterebbe, a quel punto, che il Bayern non perdesse in casa del Manchester City. In caso contrario, la Roma potrebbe comunque passare pareggiando l’ultima all’Olimpico con gli inglesi il 10 dicembre.

Garcia vuole chiudere i conti subito. A Bergamo ha risparmiato Gervinho e Keita, oltre alla rinuncia obbligata allo squalificato Totti, per conservare le energie in vista dell’impegno decisivo in Russia. Il più motivato, in fondo, è l’allenatore che non è mai riuscito a entrare nell’elite dei migliori 16 d’Europa. Un traguardo neppure sfiorato ai tempi del Lille e che la Roma ha tagliato l’ultima volta nel 2011, con Ranieri alla guida e, anche allora, il Bayern Monaco nel gruppo.

INFORTUNI - Avrebbe voluto giocarsela in un altro momento, Rudi. Pur vincendo, sabato la squadra ha confermato di soffrire le assenze, quasi tutte concentrate in difesa, dove si perde un pezzo dietro l’altro e Maicon non riesce a rientrare. Ma il francese si fida dei suoi, della voglia matta del gruppo di entrare in una nuova dimensione europea: farlo con un turno d’anticipo in un girone del genere era uno scenario inimmaginabile al momento del sorteggio.

A Trigoria sono tutti convinti che passare il turno in Champions darebbe una spinta alla Roma anche in campionato. Perché l’autostima conta, e si è visto quanto sia dannoso perderla come è successo dopo il clamoroso crollo contro la squadra di Guardiola. Il successo sull’Atalanta, intanto, ha allontanato un po’ di paura i risultati di ieri hanno confermato, se qualcuno aveva ancora dei dubbi, che la distanza fra Juve e Roma e le altre è ancora siderale. Stavolta la foto di gruppo sul pullman in partenza per l’aeroporto l’ha «postata» Strootman: anche lui è volato in Russia con i compagni, ma quasi sicuramente finirà addirittura in tribuna, dove non ci sarà Pallotta.

BONUS - Il presidente tornerà in occasione della partita con il City, prima di festeggiare in anticipo il Natale con la Roma. Spera di farlo con gli ottavi di Champions in tasca. La qualificazione vale prestigio, visibilità e soldi immediati: entrare agli ottavi vale un bonus da 3 milioni e mezzo, più un incasso da 4 milioni garantito e una quota in più dal «market pool» che dipende anche dal cammino della Juve. Nella trimestrale sono già stati messi a bilancio i 22 milioni guadagnati grazie all’ingresso nel torneo, la prima tranche dei diritti tv, il milione e mezzo di bonus guadagnati sul campo e l’incasso di Roma-Cska. Altri 3.7 milioni sono entrati al botteghino la sera del Bayern, quasi altrettanti (dipenderà dalla valenza del match) potrebbero arrivare nell’ultima gara con il City.

MERCATO - Garcia e il diggì Baldissoni hanno annunciato che anche il mercato di gennaio dipenderà dalla Champions. Sabatini in realtà ci lavora sopra da mesi, ha messo nel mirino Balanta per la difesa e Konoplyanka in attacco su tutti, ma ora deve rivedere i suoi piani: le nuove regole Figc sui limiti nelle rose e gli extracomunitari lo obbligano a modificare alcune scelte. Con un «feroce» fastidio.

Alessandro Austini