I corsi e ricorsi del calcio sono inesorabili. Si interrompe dopo otto successi consecutivi la striscia vincente della Roma di Spalletti che sbatte ora come allora (era il 2006 e le vittorie consecutive undici sempre con Spalletti) sull'Inter. Finisce 1-1 risultato che non fa male a nessuno ma neanche bene e che mette domani la Fiorentina in condizione di accorciare sui giallorossi in chiave terzo posto. Un pareggio che va stretto ai giallorossi per quanto visto in campo e che premia Mancini per aver capito in che modo affrontare questa Roma che sembra averne molto di più. La squadra di Spalletti parte forte, poi rallenta, subisce il gol dell'Inter proprio mentre sta mostrando il meglio di sé, ma resta in partita, pareggia nel finale e rischia più volte di portar via l'intera posta: e forse lo avrebbe meritato anche considerando il rigore non fischiato da Orsato per un mani in area di Miranda (oggettivamente non facile da vedere).
rassegna stampa
Roma frenata dall’Inter
Dopo 8 vittorie i giallorossi non riescono a superare i nerazzurri. Un pareggio che va stretto alla squadra di Spalletti per quanto visto in campo e che premia Mancini per aver capito in che modo affrontare questa Roma che sembra averne molto di più
SPALLETTI RINUNCIA A DZEKO - Il tecnico sceglie l'attacco piccolo e rinuncia al gigante bosniaco con Perotti che si mette in mezzo tra El Shaarawy e Salah. A centrocampo non c'è De Rossi, ancora non al cento per cento della condizione, che Spalletti decide di non rischiare probabilmente anche pensando al derby in programma alla ripresa dopo la pausa pasquale. Ed proprio la partita contro la Lazio che forse condiziona un po' i tre diffidati Digne, Pjanic e soprattutto Nainggolan che fa dell'irruenza fisica uno dei suoi punti di forza: comunque migliore in campo dei suoi. Il belga almeno in un paio di occasioni evita di entrare alla sua maniera con Orsato che lo grazia per un intervento su Brozovic.
LA ROMA PARTE FORTE - Tanta roba da subito. La squadra di Spalletti ha voglia e si vede, così il primo quarto d'ora è tutto suo. I giallorossi arrivano da tutte le parti, Perotti dopo quattro minuti ha la palla buona ma la manda alta e poco dopo l'Olimpico chiede un rigore per un'entrata su Pjanic: comunque fuori area. In campo c'è solo la Roma ma l'Inter non crolla e resta lì, rallentando il gioco, riuscendo ad imbrigliare i giallorossi. Sul fianco destro la Roma accusa gli affondi di Peresic e comunque soffre il giocare sotto ritmo imposto dalla squadra di Mancini che azzecca anche la mossa Nagatomo su Salah. Ma le cose migliori sono ancora di marca giallorossa nonostante un paio di «pulizie» dell'area ad opera di Manolas. Brozovic al 36' grazia la Roma, poi da qui in avanti il finale della prima frazione torna nelle mani della squadra di Spalletti che non passa solo perché non trova mai la coordinazione giusta negli ultimi metri e perché Handanovic nega la gioia a El Shaarawy su una bella girata da due metri.
BEFFA NERAZZURRA - La ripresa non cambia, ma al primo affondo l'Inter passa. Manolas sbaglia la prima e unica cosa della serata e innesca il contropiede nerazzurro: Florenzi dorme e Szczesny sulla botta a rete di Perisic (migliore dei suoi, quarto gol nelle ultime quattro partite) poteva fare meglio. Uno a zero e strada in salita per la Roma che accusa il colpo e ci mette dieci minuti buoni a tornare in partita. Spalletti cambia, mette dentro Dzeko ma il bosniaco non decolla: prima sbaglia una facile botta a rete che manda in furia l'Olimpico, poi è Handanovic a dirgli.
CI PENSA NAINGGOLAN - Ma la Roma è tornata padrona del campo, il pareggio è nell'aria e giustamente arriva sull'ennesimo errore di Dzeko. Il bosniaco sbuccia la battuta a rete, ma serve involontariamente Nainggolan che infila alle spalle di Handanovic. L'Olimpico è in delirio, anche senza curva torna finalmente a cantare e prova a spingere la Roma oltre l'ostacolo per un successo che sembrerebbe meritato. Ma finisce così, tutti a casa e dopo l'uovo di Pasqua c'è il derby. Una partita che nessuno vuole sbagliare.
(T. Carmellini)
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