rassegna stampa

Roma d’Egitto. Salah a un passo

Mancino, 23 anni a giugno, di certo non è un sostituto di Destro, eppure tra le trame di una trattativa nata qualche settimana fa è spuntato anche il nome di Mattia, già seguito dal Chelsea.

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Il soprannome è già pronto: «Pizzettaro». Totti chiamava così Mido quando la Roma lo acquisto nel 2004 e lo stesso farebbe, conoscendo l’ironia del capitano, se dovesse arrivare a Trigoria Mohamed Salah, l’esterno d’attacco egiziano del Chelsea che Sabatini vuole inserire nel tridente di Garcia entro gennaio.

La speranza, ovviamente, è che non faccia la fine del suo connazionale: il ricordo lasciato da Mido in serie A sono 8 presenze e neppure lo straccio di un gol. Salah di mestiere non fa il centravanti ma l’ala pura, all’occorenza il trequartista.

Non ha il gol nel sangue e basa il suo gioco sulla tecnica e la velocità: classico attaccante da contropiede che può far comodo a Garcia, Sabatini lo segue dai tempi del Basilea.

Mancino, 23 anni a giugno, di certo non è un sostituto di Destro, eppure tra le trame di una trattativa nata qualche settimana fa è spuntato anche il nome di Mattia, già seguito dal Chelsea. L’ipotesi di uno scambio è molto complicata, mentre al momento ci sono buone possibilità che Salah vesta giallorosso. Mourinho lo ha preso a gennaio di un anno fa facendo investire al club circa 17 milioni di euro, dopo che l’egiziano gli aveva rifilato due gol in Champions League quando giocava col Basilea. Nella stagione precedente aveva già segnato contro i Bleus nella semifinale di Europa League. Solo un colpo di fulmine, però: quest’anno l’attaccante balla tra tribuna e panchina, il campo lo ha visto solo sette volte per un totale di 268 minuti e il Chelsea ha deciso di lasciarlo partire.

Già offerto a Inter e Juve, la Roma si è mostrata la più interessata e ha proposto agli inglesi un prestito oneroso da un paio di milioni della durata di 18 mesi, con diritto di riscatto di altri 13-14 milioni circa. Il Chelsea è sostanzialmente d’accordo sulla valutazione ma chiede l’obbligo del riscatto per non svalutare un ragazzo su cui ha investito 17 milioni appena dodici mesi fa.

L’intesa sul «diritto» è comunque possibile, così Sabatini ha convocato a Trigoria gli agenti di Salah - con cui si è già riunito almeno un paio di volte - avvicinando l’accordo anche con il giocatore: in Premier l’attaccante guadagna 2 milioni e mezzo, non vorrebbe abbassarsi l’ingaggio ma la prospettiva di trovare più spazio in campo con Garcia lo avrebbe convinto a «scendere» intorno ai 2 milioni netti più bonus per un contratto fino al 2019, stessa durata di quello al Chelsea.

Compagno di Cole a Londra per sei mesi, si è già fatto spiegare qualcosa dall’inglese su cosa lo aspetta nella Capitale. Il passaporto da extracomunitario non è un problema visto che la Roma si è tenuta una casella libera, la Coppa d’Africa nemmeno: l’Egitto, dove per due anni Salah ha incrociato il papà dell’ex romanista Bradley come ct, ha fallito la qualificazione.

Nei prossimi giorni l’incontro decisivo e nel frattempo Sabatini spera di poter salutare Borriello, a cui il Genoa ha offerto un anno e mezzo di contratto. Oggi nuovo incontro tra le società, l’attaccante frena perché prima deve accordarsi con la Roma. «Leggo di trattative, accordi, buonuscite. Cado dalle nuvole, non ho parlato con nessuno. Testa solo al Palermo» scrive il napoletano su Twitter. Intanto la Roma ha ceduto Jedvaj a titolo definitivo al Bayer Leverkusen per una cifra vicina agli 8 milioni di euro. Soldi che risulteranno utili al riscatto di Nainggolan. E Destro? Per ora rimane, il Milan è in ritirata strategica, se poi dovesse partire il club lo sostituirebbe. Si raffredda la pista-Quagliarella, idem quella che poteva portare Uçan a Empoli.