La stagione della Roma sta diventando una pericolosa altalena, scrive Alessandro Austini su Il Tempo.
Il Tempo
Roma, che beffa
Dopo aver perso con l’Atalanta e ottenuto il pronto riscatto a San Siro, i giallorossi cadono ancora in casa con il Betis Siviglia. La seconda sconfitta su tre gare europee (la quarta in 11 match stagionali) allontana la possibilità di vincere il girone e mette a rischio anche la qualificazione ai sedicesimi, che passerà anche per la sfida durissima tra una settimana in Spagna.
Una partita tutto sommato da pareggio finisce con una beffa e complica i piani di Mourinho, considerando anche l’ennesimo infortunio (Celik) e l’imperdonabile rosso finale preso da Zaniolo. Roma e Betis se le danno subito di santa ragione. Celik si fa male al ginocchio e deve entrare Spinazzola, con Zalewski che passa a destra.
La Roma resiste e trova l’episodio che spezza l’equilibrio del match: Ruibal anticipa Smalling toccando la palla col braccio, l’arbitro non vede neppure questa ma l’olandese van Boekel lo richiama al monitor dalla sala Var e il penalty non può che essere fischiato. Dybala spiazza Claudio Bravo, l’Olimpico esplode di gioia ma il vantaggio dura sei minuti, perché la bordata di Rodriguez non lascia scampo a Rui Patricio e il Betis fa subito 1-1. Prima dell’intervallo si pareggia anche il conto dei legni, con la traversa di Zaniolo che colpisce però in sospetto offside, comunque non segnalato. Poi è Dybala a inventarsi un tiro fantastico al volo sul quale Claudio Bravo si supera.
A inizio ripresa Cristante ha subito la chance per il 2-1 ma calcia addosso a Claudio Bravo. Ma il gol lo segna Luiz Henrique beffando Spinazzola e Rui Patricio.
Poi Zaniolo scalcia Pezzella a palla lontana e completa il disastro. Giovedì a Siviglia servirà un’impresa per rimettere a posto le cose.
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