rassegna stampa

Roma azzerata

LaPresse

Con la sconfitta contro l'Atalanta, la squadra giallorossa guidata da Fonseca vede le proprie certezze, trovate nelle partite precedenti, messe in discussione

Redazione

La Roma torna sulla terra e lo fa bruscamente. Rimedia la prima sconfitta in campionato della gestione Fonseca che con questa sconfitta, due pareggi e altrettanti successi viaggia a quota 8 punti dopo cinque partite: quattro delle quali giocate all’Olimpico, un dato che a questo punto della stagione fa tutta la differenza del mondo. Vince l'Atalanta perché gioca meglio nell'arco dell’intera partita, ma soprattutto perché è più squadra, si conosce a memoria e riesce ad esprimere un calcio fluido e aggressivo. Senza intoppi, concedendo sì qualcosa, ma senza mai andare in affanno.

La Roma, che comunque gioca una prima parte di gara quasi sufficiente, non riesce ad approfittare delle due-tre occasioni per far male a un avversario che poi nel secondo tempo salirà in cattedra e detterà legge. Il gol di Zapata fa da prologo al raddoppio firmato da De Roon nel finale: gol da "oggi le comiche" che dimostra come la Roma aveva già spento il cervello. In mezzo i giallorossi sbagliano due cose clamorose: una con Zaniolo, l’altra con la coppia Dzeko-Kalinic messo dentro nel finale da Fonseca per cercare di ribaltare la dinamica di una gara ormai compromessa, riporta Il Tempo.

Ma mera cronaca a parte, sulla serata complessivamente "no" della Roma (il migliore è stato l'esordiente Smalling: perfetto in tutte le occasioni e incolpevole sui due gol nerazzurri), c'è il contributo, stavolta negativo, di Fonseca. Il tecnico giallorosso, che sembrava aver trovato la quadra di una squadra in costruzione, stabilito equilibri e dettato priorità, cambia il modulo (passando alla difesa a tre) dopo poco più di dieci minuti di gioco e butta giù tutto. La Roma perde l'orientamento, non si ritrova più, ognuno gioca per se e la manovra offensiva è troppo spesso affidata a palloni spioventi per la testa di Dzeko chiaramente in giornata storta. L'attacco stellare della Roma si inceppa, fa segnare il primo "0" della stagione e manda segnali preoccupanti per il futuro.

E il colosso bosniaco non è l’unico "stonato". Mediana da dimenticare con Cristante (finora uno dei pochi che le aveva giocate tutte) ombra di se stesso e Veretout mai in partita: tra l’altro suo l’errore che innesca il gol del vantaggio firmato Zapata. Zaniolo è esplosivo come al solito, salta spesso l’uomo grazie a una prestanza fisica spaziale ma si perde più volte e sbaglia il gol che poteva cambiare tutto.Pellegrini non ne azzecca una e Florenzi (che ha giocato influenzato) non è mai riuscito a dare la scossa ai suoi. Gli altri, vedi Fazio, Kolarov e Juan, pur utilizzati per lunghi tratti fuori ruolo si adeguano e si salvano di mestiere: ma comunque non arrivano alla sufficienza. Il bilancio è duro, riporta la Roma con i piedi per terra e cambia il prospetto di Fonseca che finora aveva ricevuto solo sorrisi e pacche sulle spalle.

Dopo la prima sconfitta il tecnico lusitano capirà come a Roma si cambi idea rapidamente, come una squadra di fenomeni pùò diventare un gruppo di pippe: basta poco. È un attimo. Ora tocca a lui rimetterla in piedi e farsi scivolare addosso le critiche. C'è tanto da lavorare, ma questo era già chiaro: soprattutto a lui.