rassegna stampa

Roma a stelle e stress

(Il Tempo – E.Menghi) – Per diventare grandi, bisogna pur sacrificare qualcosa. Ore di sonno, per esempio.

Redazione

(Il Tempo - E.Menghi)- Per diventare grandi, bisogna pur sacrificare qualcosa. Ore di sonno, per esempio. Un volo di undici ore, per di più scomodo a detta dei giocatori stessi, è il minimo indispensabile per una società che vuole farsi conoscere ed esportare il proprio marchio oltre Oceano. La casa di Topolino non è proprio dietro l'angolo e tra i tanti sorrisi dei bambini e dei tifosi accorsi ad Orlando, spunta il viso teso e corrugato di Zeman, che avrebbe preferito svolgere il richiamo di preparazione vicino casa per evitare che i sintomi del jet lag avessero la meglio sui giallorossi e dedicarsi completamente agli obiettivi stagionali legati ai risultati sul campo. Ma il marketing è aria pura per un club in crescita e l'America è un continente che sta assorbendo come una spugna la cultura calcistica.[...]

«Le strutture sono molto belle. Spero - l'augurio del tecnico boemo - che la squadra possa lavorare in tranquillità e prepararsi per le partite che ci aspettano. Per arrivare bene alla fine bisogna fare risultati e ogni partita è buona per ottenere risultato e avere la voglia di superare gli avversari. Peccato non ci siano tutti i giocatori qui». Dalla nota dolente alla più piacevole: «Io penso che sia inutile parlare di Totti: è da più di 15 anni che gioca ad alti livelli. Ha avuto infortuni pesanti, ma la sua classe è sempre uscita fuori. Sta dimostrando anche quest'anno di poter dare tanto, non solo alla Roma ma al calcio italiano in generale»[...]

Baldini non è stato scelto per caso, il suo passato in Spagna e Inghilterra era una garanzia per gli americani. «Vogliamo fare un percorso - spiega il dg giallorosso - per rendere questa società competitiva, non solo in Italia e in Europa, ma nel mondo. La tournée rappresenta questa volontà: farci conoscere, avere più fan possibili e farci compiere un cammino virtuoso, dentro e fuori dal campo. La priorità è quella di viaggiare insieme, staff tecnico e dirigenza. Deve esserci sinergia sportiva tra la parte tecnica e quella commerciale.[...]».

De Rossi, stavolta, concorda con il tecnico: «La differenza tra questa e la passata gestione? Condividono la passione, ma ora le cose si fanno in grande. Tutto deve essere subordinato ad un solo scopo, il risultato. Spero che non sia troppo stancante e di arrivare bene a Napoli». Se Baldini dribbla l'argomento stadio e Totti ci scherza su («Il mio contratto scade nel 2014, sarà difficile giocarci ma non impossibile»), De Rossi ne è davvero entusiasta: «A Roma farebbe la differenza e sono convinto che porterebbe punti in più. Perché no, anche qualche soldo in più e di conseguenza giocatori forti che portano altri punti in più».[...]